Adeguamento Istat canone di locazione 2025.
Come si calcola l’adeguamento Istat canone di locazione? In quest’articolo trovi tutte le informazioni ed esempi pratici per adeguare il canone degli affitti in scadenza, Aggiornato all’ultimo dato disponibile comunicato dall’Istat, applicabile da aprile 2025 per i contratti con scadenza annuale a marzo. Scopriamo come funziona.
Indice
Che cos’è l’adeguamento Istat?
L’adeguamento Istat dell’affitto è la rivalutazione del canone di locazione in base all’inflazione, l’aggiornamento consente al locatore di aumentare annualmente il canone di locazione in misura proporzionale all’inflazione. Per aggiornare il canone di locazione si utilizza l’indice FOI, calcolato dall’Istat in base alla variazione dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati al netto dei tabacchi.
L’adeguamento Istat può essere applicato al canone di locazione in occasione della scadenza annuale, come specificato più avanti, solo se previsto contrattualmente e se al contratto non si applica la cedolare secca.
A quali contratti si applica l’adeguamento Istat canone di locazione?
L’adeguamento Istat canone di locazione è applicabile ai contratti a uso abitativo 4+4, concordato e affitti commerciali, nel dettaglio:
- Ad uso abitativo, libero (4+4) e concordato (3+2), purché non sia optato per la cedolare secca e a condizione che l’adeguamento sia previsto contrattualmente. È possibile aggiornare il canone del contratto libero fino al massimo del 100%; per i contratti a canone concordato è possibile l’adeguamento al 75%, salvo diverse disposizioni a livello territoriale.
- Per i contratti commerciali, è consentito in generale l’adeguamento al 75%. Qualora ricorrano due casi specifici, ovvero durata iniziale del contratto superiore a sei anni o canone di locazione superiore a 250.000 euro, è possibile concordare un aggiornamento fino al 100%, ai sensi della Legge 164/2014.
L’aggiornamento del canone di locazione non si applica ai contratti a uso transitorio e per studenti universitari.
Quando non è dovuto l’adeguamento Istat canone di locazione?
L’adeguamento del canone non è dovuto se non è previsto contrattualmente, anche se il locatore lo richiede per iscritto. Inoltre non è dovuto se il locatore ha optato per la tassazione a imposta sostitutiva cosiddetta cedolare secca .
Tabella adeguamento ISTAT canoni di locazione aggiornata.
Ogni mese l’ISTAT comunica le variazioni dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI) che si applica per l’adeguamento del canone. Riepiloghiamo gli adeguamenti degli ultimi dodici mesi, aggiornati a marzo 2025 con la seguente tabella:
Periodo | Indice FOI Rivalutazione al 100% | Indice FOI Rivalutazione al 75% |
Marzo 2025 | 1,7% | 1,28% |
Febbraio 2025 | 1,5% | 1,13% |
Gennaio 2025 | 1,3% | 0,98% |
Dicembre 2024 | 1,1% | 0,83% |
Novembre 2024 | 1,2% | 0,9% |
Ottobre 2024 | 0,8% | 0,6% |
Settembre 2024 | 0,6% | 0,45% |
Agosto 2024 | 0,8% | 0,6% |
Luglio 2024 | 1,1% | 0,83% |
Giugno 2024 | 0,8% | 0,6% |
Maggio 2024 | 0,8% | 0.6% |
Aprile 2024 | 0,8% | 0,6% |
Come calcolare l’adeguamento Istat sul canone? Esempio
Per calcolare l’adeguamento Istat al canone di locazione, basta applicare l’indice FOI del mese di rinnovo all’importo mensile. Il calcolo è il seguente canone mensile + percentuale indice Istat; il contratto di affitto può prevedere l’adeguamento al 100 o al 75%, in questo secondo caso l’adeguamento sarà al 75% dell’indice (vedi tabella sopra). Facciamo un esempio:
- Supponiamo di avere un canone di 500 euro con scadenza annuale a marzo 2025, l’aggiornamento si applica a partire da aprile 2025 con l’indice 1,7% se la rivalutazione è al 100%. Calcolo, 500 + 1,7%= 508,50 euro. Se il contratto prevede la rivalutazione al 75%, l’indice è 1,125% (il 75% di 1,5) il calcolo è 500+1,28%=506,40 euro.
Per calcolare l’adeguamento del tuo canone di locazione puoi anche utilizzare il servizio online Rivaluta dell’Istat
Quando si applica l’adeguamento Istat canone di locazione?
È possibile applicare l’adeguamento Istat del canone di locazione ogni 12 mesi alla scadenza annuale del contratto, previa comunicazione all’inquilino. Se ad esempio la scadenza annuale è a dicembre, l’aggiornamento si applica da gennaio con l’indice di rivalutazione del mese.
Come comunicare l’adeguamento del canone Istat all’inquilino?
La comunicazione dell’adeguamento del canone alla variazione accertata dall’ISTAT, non necessità della raccomandata con ricevuta di ritorno, salvo che non sia espressamente previsto dal contratto. Si pone il problema di dimostrare, in caso di controversia, che l’inquilino ha ricevuto la comunicazione, in questo senso le soluzioni più affidabili sono la posta certificata (PEC), la consegna brevi manu con firma per ricevuta o la classica raccomandata a.r.
Quando il locatore può chiedere l’aumento Istat?
L’adeguamento dev’essere richiesto ogni anno dal locatore, in caso contrario si perde la possibilità di aggiornare il canone; c’è un’eccezione, a questa regola, riguarda i contratti a uso abitativo che contengono la clausola di adeguamento automatico del canone, in questo caso l’aggiornamento è dovuto anche se non richiesto. Il locatore potrà far valere questo diritto anche retroattivamente sui canoni non aggiornati, fino a 5 anni, pena la prescrizione. Questa regola non vale per i contratti a uso commerciale, la clausola di adeguamento automatico è nulla, ai sensi della L. 392/78.
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