Affittare la prima casa senza perdere le agevolazioni?
Posso affittare la prima casa senza perdere le agevolazioni? Se hai deciso, per un motivo qualsiasi di cambiare abitazione e ti stai ponendo questa domanda, qui trovi tutte le risposte che ti servono. In quest’articolo ti spieghiamo come mettere affittare la prima casa senza rischiare.
Indice dei contenuti
Quali sono le agevolazioni prima casa?
Per l’acquisto prima casa sono previste le seguenti agevolazioni:
Acquisto da privato:
- Imposta di registro al 2% anziché al 9%
- Imposta ipotecaria 50 euro
- Imposta catastale 50 euro
Acquisto da impresa costruttrice:
Il beneficio “prima casa” è ancora maggiore, in questo caso l’agevolazione è sull’IVA applicata al prezzo dell’immobile;
- Imposta di registro 200 euro;
- Imposta ipotecaria 200 euro;
- Imposta catastale 200 euro;
- IVA al 2% anziché al 4, con il bonus casa green per tutto il 2023, acquistando un immobile in classe energetica A o B.
Sono previste ulteriori agevolazioni per chi a meno di 36 anni.
Si può affittare la prima casa senza perdere le agevolazioni?
La risposta a questa domanda è Sì! È possibile affittare la prima casa senza perdere le agevolazioni, a condizione di mantenere la residenza nello stesso Comune. Può succedere che dopo aver comprato casa con le agevolazioni previste dalla legge, si decide di cambiare abitazione, ad esempio per andare a convivere e mettere a reddito la prima casa senza perdere le agevolazioni. È fattibile, perfettamente legale e riconosciuto anche dall’agenzia delle Entrate. La normativa infatti, non prevede la residenza nell’indirizzo preciso ma nel Comune.
Quando si può affittare la prima casa?
È possibile affittare la prima casa acquistata con le agevolazioni, fin da subito; non esiste un termine temporale per mettere a reddito l’immobile. È importante che vengano soddisfatti i requisiti di residenza nello stesso Comune dove si trova l’immobile, al momento dell’acquisto come previsto dal D.P.R. 26 aprile 1986, n. 131 o comunque nel termine di 18 mesi dalla data del rogito.
Come affittare casa senza perdere la residenza?
È possibile affittare una o più camere, comunque una parte dell’immobile e mantenere la residenza, a condizione che il proprietario utilizzi l’immobile come abitazione principale. Non è possibile affittare un appartamento e mantenere la residenza, perché per legge la residenza deve corrispondere al luogo in cui si dimora abitualmente. Per ulteriori approfondimenti leggi il nostro articolo
Come affittare parte della prima casa?
Si può affittare una porzione dell’abitazione, quindi una o più camere, sottoscrivendo un contratto di locazione e registrandolo ai sensi della Legge 9 dicembre 1998 n. 431 e Legge n. 392/78. La legge non prevede particolari restrizioni, è possibile utilizzare i diversi contratti a uso abitativo:
- Contratto di affitto Libero 4+4
- Il contratto concordato
- Contratto transitorio
- Il contratto di affitto per studenti universitari.
Nel caso di abitazione parziale è importante definire nel dettaglio le parti comuni e le regole.
Come affittare prima casa con mutuo?
È possibile affittare una prima casa con mutuo, senza che ciò costituisca un vincolo, l’importante come già sottolineato nei capitoli precedenti mantenere la residenza nello stesso Comune. È comunque opportuno valutare il beneficio economico dell’operazione, perché non sarebbe possibile portare in detrazione, con la dichiarazione dei redditi, gli interessi passivi del mutuo. Per ottenere la detraibilità del 19% è infatti necessario che l’immobile sia l’abitazione principale, dove si ha la residenza.
È possibile affittare parzialmente la prima casa con mutuo, mantenere la residenza e portare in detrazione gli interessi passivi del mutuo.
Chi affitta la prima casa deve pagare l’IMU?
È esentato dal pagamento dell’IMU, l’immobile adibito ad abitazione principale e le relative pertinenze, ad esclusione degli immobili censiti nelle cat. A/1, A/8 e A/9. Chi affitta la prima casa e sposta la propria residenza in un altro immobile è tenuto al pagamento dell’IMU, in quanto l’immobile non è più l’abitazione principale. Potrà beneficiare dell’agevolazione nell’altro immobile adibito ad abitazione principale.
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