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Sismabonus 2024: Guida per ottenere vantaggi fiscali.

Sismabonus 2024: Guida per ottenere vantaggi fiscali.

Sismabonus 2024: Guida per ottenere vantaggi fiscali.

Come ottenere il sismabonus per migliorare la sicurezza dell’immobile? Il territorio del nostro paese è, come sappiamo, a rischio sismico, in alcune zone il rischio è particolarmente elevato. Mettere in sicurezza l’abitazione dovrebbe essere una priorità, tanto più che sono previste interessanti agevolazioni fiscali? In quest’articolo vediamo come funziona il sismabonus, chi può beneficiarne e quali sono gli interventi consentiti. Buona lettura.

Che cos’è il sismabonus?

Il sismabonus è un’agevolazione fiscale per interventi edilizi finalizzati a ridurre il rischio sismico degli edifici. Il sismabonus ordinario previsto dal Decreto Legge 4 giugno 2013, n. 63 e succ. modifiche, è entrato in vigore nel 2017 consente di portare in detrazione una percentuale consistente dell’importo dei lavori che va dal 50 all’85%, in funzione dell’intervento e dei miglioramenti ottenuti, come da tabella:

Detrazione Fiscale Intervento
50% Opere per la messa in sicurezza statica, in particolare sulle parti strutturali, senza guadagno di classi di rischio sismico;
70%  Intervento con riduzione del rischio sismico che determini il passaggio a una classe di rischio inferiore;
80%  Ove dall’intervento derivi il passaggio a due classi di rischio inferiori;
75% Interventi sulle parti comuni di edifici condominiali con passaggio a una classe di rischio inferiore;
85% Interventi sulle parti comuni di edifici condominiali con passaggio a due classi di rischio inferiori.
Tabella detrazioni fiscali sismabonus ordinario

Che cos’è il Super sismabonus?

Con il Decreto Legge n. 34/2020 è stato istituito il cosiddetto Supersismabonus, si tratta di incentivi fiscali per il miglioramento delle prestazioni sismiche degli edifici, più generose rispetto a quelle previste dal sismabonus ordinario, con detrazioni dal 70% al 110%; le aliquote si applicano rispettivamente agli interventi in edifici condominiali e ad opere di miglioramento delle prestazioni sismiche di condomini e abitazioni unifamiliari nei comuni che hanno subito eventi sismici.

Come funziona il sismabonus?

Per accedere alle agevolazioni fiscali è necessario rispettare i seguenti requisiti:

  • L’immobile dev’essere ubicato nelle zone sismiche a elevato rischio (zone 1 e 2) e medio zona 3; non beneficiano delle agevolazioni gli edifici in zona sismica 4;
  • Gli interventi devono essere finalizzati a migliorare la prestazione sismica dell’immobile;
  • Il progettista, dell’intervento strutturale, deve asseverare la classe di rischio dell’edificio prima dei lavori e quella conseguibile dopo l’esecuzione dell’intervento. Il direttore dei lavori, a intervento ultimato, deve attestare la conformità delle opere al progetto depositato.

È possibile fruire delle detrazioni al 50% anche senza migliorare la classe di rischio. Le detrazioni sono maggiori se le opere migliorano la classe di rischio sismico dell’immobile, rispettivamente del 70% se l’interveno determina il passaggio a una classe inferiore, dell”80% se il miglioramento è di due classi.

Qual è il tetto massimo di spesa e in quanti anni le detrazioni?

Il tetto massimo di spesa detraibile per interventi legati al sismabonus è di 96.000 euro per unità
immobiliare e deve essere ripartita in 5 quote annuali di pari importo.
Il limite di spesa di 96.000 euro è complessivo e riguarda l’immobile e le eventuali pertinenze, anche se accatastate separatamente. In presenza di altri interventi agevolati ad esempio ristrutturazione straordinaria, il tetto di spesa è comunque di 96.000 euro.

Quali lavori sono compresi nel sismabonus?

Sono ammessi lavori di adeguamento sismico dell’edificio con o senza il miglioramento della classe di rischio. A titolo esemplificativo:

  • Rinforzo dei collegamenti tra i componenti dell’edificio;
  • Aumento della capacità portante delle strutture orizzontali;
  • Riduzione dei pesi e delle spinte sulle strutture verticali.

Rientrano nelle spese i lavori, di manutenzione ordinaria e straordinaria, necessari per il completamento dei lavori e le spese di certificazione e verifica della classe sismica dell’immobile.

Chi può usufruire del Sismabonus 2024?

L’agevolazione spetta alle persone fisiche e società che hanno la proprietà o un diritto reale di godimento sugli immobili ad uso abitativo o utilizzati per attività produttive. È possibile beneficiare dell’agevolazione sia sulle abitazioni principali che sulle seconde case, a condizione di possedere o detenere l’immobile oggetto dell’intervento con un titolo idoneo:

  • Proprietario;
  • Nudo proprietario, usufruttuario o titolare di altro diritto reale;
  • Inquilino o comodatario.

Possono beneficiare dell’agevolazione, se sostengono le spese, il familiare convivente del proprietario o del detentore dell’immobile; Il coniuge separato al quale è stato assegnato l’immobile e il convivente legato da unione civile o non sposato.

Rientrano inoltre tra i soggetti che hanno diritto all’agevolazione, gli Istituti autonomi per le case popolari o enti similari e le cooperative di abitazione a proprietà indivisa.

Quali immobili possono usufruire del Sismabonus?

Possono beneficiare dell’agevolazione tutti gli immobili a uso abitativo, prime e seconde case, e gli edifici utilizzati per attività produttive, ubicati nelle aree ad alto rischio sismico, zone 1, 2 e in zona a medio rischio 3. Sono esclusi dall’agevolazione gli edifici in zona 4 a basso rischio sismico, vedi classificazione sismica del Dipartimento della Protezione Civile:

Gli edifici di nuova costruzione non beneficiano dell’agevolazione, fatti salvi gli interventi di recupero edilizio.

Immagine: leonardo.ai

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