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Esenzione IMU per coniugi con residenze diverse: Ecco come

Esenzione IMU per coniugi con residenze diverse: Ecco come

Esenzione IMU per coniugi con residenze diverse: Ecco come

È possibile non pagare l’IMU per coniugi con residenze diverse nello stesso comune o in comuni diversi. Una sentenza della Corte Costituzionale ha rivisto il concetto di dimora abituale con il nucleo familiare; Nel caso in cui i coniugi hanno la residenza in due abitazioni diverse è possibile ottenere la doppia esenzione ed eventualmente il rimborso di quanto pagato. Attenzione, non è possibile fare i furbi ci sono delle condizioni da rispettare.

Come tutti i proprietari sanno, la prima casa è esentata dal pagamento dell’Imposta Municipale Unica. L’esenzione non vale per gli immobili di lusso censiti in catasto con le categorie A/1 Abitazioni di tipo signorile, A/8 Ville di pregio e A/9 Castelli e palazzi storici. Per la legge la prima casa è il luogo dove si dimora abitualmente e si ha la residenza anagrafica. In quest’articolo approfondiamo i requisiti per la doppia esenzione.

Quando si è esente dal pagamento dell’IMU?

La normativa vigente prevede che l’abitazione principale (Cat. catastali da A/2 alla A/7) è esente dal pagamento dell’IMU. Fino al 2022 la Corte di Cassazione, in più occasioni ha ribadito il limite a un’unica agevolazione. La Suprema Corte aveva stabilito che se due coniugi NON separati di fatto o legalmente, hanno residenza in due immobili di proprietà diversi, l’agevolazione IMU prima casa non spetta; poiché viene meno il presupposto stesso dell’agevolazione, ossia: il proprietario e il suo nucleo familiare devono avere dimora abituale e anagrafica nello stesso immobile. La conseguenza era che su entrambi gli immobili si pagava l’IMU.

Il legislatore è intervenuto, apportando modifiche alla definizione di abitazione principale, consente ai componenti di un nucleo familiare che hanno residenza in due abitazioni diverse di scegliere per quale immobile fruire dell’agevolazione.

Per ottenere l’esenzione è necessario presentare la dichiarazione IMU e specificare l’immobile scelto come abitazione principale; barrare il campo esenzione e riportare nelle note la dicitura: “Abitazione principale scelta dal nucleo familiare ex articolo 1, comma 741, lettera b), della legge n. 160 del 2019″

Quando due coniugi possono avere due prime case?

La Corte Costituzionale, con la sentenza n. 209/2022 ha disposto che i coniugi con residenze diverse nello stesso comune o in comuni diversi, posso fruire dell’agevolazione nelle due abitazioni, anche se non legalmente separati, a condizione che dimostrino che si tratta di una residenza reale.

Nella sentenza la Corte Costituzionale sottolinea la difformità di trattamento tra il singolo che beneficia dell’agevolazione e i coniugi che perdono questo diritto al verificarsi della mera costituzione del nucleo familiare, nonostante effettive esigenze possano condurre i suoi componenti a stabilire residenze e dimore abituali differenti. Per la Corte la semplice stabilizzazione del rapporto in nucleo familiare, non può giustificare un diverso trattamento.

Quali sono i requisiti per la doppia esenzione IMU per coniugi con residenze diverse?

I requisiti per ottenere la doppia esenzione IMU per coniugi con residenze diverse, sono oggettivi ed è onere del contribuente dimostrare la dimora effettiva nell’abitazione, con la presentazione di documenti quali:

  • Consumi luce, gas e acqua;
  • Richiesta medico di base;

O altra documentazione che attesti la presenza continuativa del richiedente nell’abitazione. Il Comune farà le opportune verifiche e se riscontra quanto dichiarato, applica l’esenzione.

Come ottenere il rimborso dell’IMU per coniugi con residenze diverse?

È possibile ottenere il rimborso dell’IMU ingiustamente versata nei cinque anni precedenti, dal 2017, in forza della sentenza n. 209/2022 della Corte Costituzionale, presentando al comune, idonea documentazione che attesti l’effettiva residenza in due abitazioni diverse dei coniugi.

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Comments (2)

  1. giulio
    17 Luglio, 2023 at 8:08 pm

    due case acquistate in regime di comunione di beni durante il matrimonio e indicate negli atti notarili con possesso al 50% possono godere della esenzione IMU come da legge n 209 del 2022?
    Precisasi che anche se avessimo acquistato casa al 100% per uno di coniugi, in regime di comunione saremmo sempre al 50%.
    Il comune vuole riconoscermi solo il 50% e far pagare l’imu per il rimanente 50% sulle case anche se con diverse residenze e dimora effettiva nelle due abitazioni site in comuni diversi. Chi h ragione?

    • Domenico Tardino
      22 Luglio, 2023 at 7:35 am

      Buongiorno Sig. Giulio,
      A nostro avviso il comune applica correttamente la normativa vigente, L’IMU è un’imposta sul possesso dei fabbricati. Nel vostro caso detenendo la proprietà al 50%, il comune riconosce l’esenzione per questa quota di proprietà, a prescindere dal regime patrimoniale.

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