Clausole vessatorie nel contratto di affitto: Come tutelarsi?
Come riconoscere le clausole vessatorie nel contratto di affitto? Dopo tanta fatica hai finalmente trovato la casa in affitto che cercavi, il locatore ti ha proposto il contratto di affitto da firmare, dopo un’attenta lettura, hai il dubbio che una o più clausole sia per cosi dire a senso unico, perché avvantaggiano eccessivamente il proprietario di casa. Come riconoscere le clausole vessatorie?
Continua a leggere per scoprire quali sono le clausole vessatorie e come difendere i tuoi diritti.
Indice
Che cosa sono le clausole vessatorie nel contratto di affitto?
Le clausole vessatorie nel contratto di affitto sono disposizioni che creano un eccessivo svantaggio a una delle parti coinvolte, a vantaggio dell’altro contraente. Tali clausole possono riguardare oneri o limiti ingiustificati a carico del conduttore, ad esempio l’obbligo per l’inquilino, di sostenere spese condominiali di competenza del locatore. È importante riconoscere e comprendere queste clausole al fine di proteggere i propri diritti e interessi nel contratto di affitto.
Come riconoscere le clausole vessatorie in un contratto di locazione?
Non è sempre facile riconoscere le clausole vessatorie presenti nel contratto di affitto, in alcuni casi sembrano avere una loro logica, tant’è che si trovano anche in contratti stipulati da operatori del settore. Sono vessatorie le clausole che creano un ingiustificato arricchimento, inteso come vantaggio economico, o una limitazione dei diritti di una parte e riguardano principalmente l’obbligo di sostenere spese non pertinenti o limitazioni del diritto di recesso o di far valere i propri diritti.
Consiglio: Quando si stipula un contratto di locazione è opportuno leggere con attenzione tutte le clausole, in particolare se è richiesta la doppia firma che attesta l’approvazione esplicita di tutte le disposizioni contenute nel contratto, comprese quelle vessatorie.
Quali sono le clausole vessatorie o nulle nel contratto di locazione?
Le clausole vessatorie possono essere di natura economica e relative ai diritti contrattuali, in genere penalizzano il conduttore. Sono vessatorie le seguenti disposizioni:
- Spese condominiali totalmente a carico del conduttore;
- Ripristino della situazione originaria per deterioramento dovuto all’uso dell’immobile, ad esempio tinteggiatura dei locali a fine locazione;
- Spese di riparazione a totale carico del conduttore;
- Spese di registrazione del contratto a carico del conduttore;
- Penalità per recesso anticipato del conduttore.
Sono inoltre vessatorie le clausole che limitano il diritto del conduttore di recedere dal contratto prima della naturale scadenza, quando ricorrono gravi motivi; quelle che prevedono la risoluzione del contratto in caso di ritardo nel pagamento di una rata del canone, ai sensi dell’art. 1455 cod. civ., le postille che limitano, senza giustificato motivo, la responsabilità di uno dei contraenti e infine le disposizioni che vietano di far valere i propri diritti nelle sedi opportune.
Come difendersi dalle clausole vessatorie nel contratto di affitto?
Come detto non è facile per i non addetti ai lavori valutare se una clausola del contratto di affitto è vessatoria, in caso di dubbi è opportuno consultare un’associazione di categoria per accertare il profilo vessatorio della disposizione.
Contratto di affitto: Clausole non vessatorie
Sono da considerarsi non vessatorie le seguenti disposizioni contrattuali:
- Divieto sublocazione dell’immobile, senza la preventiva approvazione del locatore;
- Il divieto di tenere animali domestici nell’immobile locato;
- Il divieto di far risiedere anagraficamente persone non contemplate nel contratto, senza l’assenso del locatore, ( è consentito ospitare una persona in casa);
- Modificare la destinazione d’uso dell’immobile, senza l’autorizzazione del proprietario;
- Apportare modifiche all’immobile senza il consenso del proprietario.
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