Registrazione comodato d’uso: Quando è obbligatoria?
Quando è obbligatorio registrare il contratto di comodato d’uso gratuito? Vorresti concedere in comodato d’uso gratuito una casa, un terreno o un altro immobile e non sai come procedere? Bene vediamo come funziona e quando è necessario registrarlo.
Se ti interessa sapere come funziona un contratto di comodato e come scriverlo ti suggeriamo di leggere il nostro articolo.
Indice dei contenuti
Quando non va registrato un contratto di comodato?
Il comodato d’uso può essere in forma verbale senza alcuna necessità di registrazione. È quindi possibile concedere in comodato un immobile senza sottoscrivere alcun contratto. Tuttavia nel caso di cessione in comodato di un immobile ad diverso dall’abitazione, ad esempio un terreno agricolo è consigliabile fare un contratto o comunque registrarlo per evitare future controversie.
Quando è obbligatorio registrare il comodato d’uso?
È obbligatorio registrare il contratto di comodato nei seguenti casi:
- Entro 30 giorni, se si tratta di un contratto scritto e relativo alla cessione di un immobile;
- Per fruire delle agevolazione fiscali, anche se stipulato verbalmente;
- Qualora, il comodato stipulato verbalmente sia indicato in un altro atto soggetto a registrazione.
Cosa succede se non registro un comodato d’uso gratuito?
La mancata registrazione del contratto di comodato comporta una sanzione dal 120 al 240% dell’imposta dovuta. Se la richiesta di registrazione è effettuata con ritardo non superiore a 30 giorni, si applica la sanzione amministrativa dal sessanta al centoventi per cento dell’ammontare delle imposte dovute, con un minimo di euro 200. Tutto ciò, ovviamente, solo nei casi in cui la registrazione è obbligatoria, vedi l’articolo precedente.
Chi deve registrare il contratto di comodato d’uso?
La registrazione può essere fatta da entrambi i soggetti, Comodante e Comodatario, non esiste una regola. In genere la fa chi ha maggior interesse ad ottenere l’immobile in comodato o chi ha interesse a tutelare il bene concesso. Nel caso la registrazione sia obbligatoria ed è omessa il fisco può chiedere in solido ad entrambi il pagamento delle imposte e delle sanzioni.
Come registrare un contratto di comodato?
La registrazione può essere fatta online, utilizzando il sito dell’Agenzia delle Entrate. In alternativa, la registrazione del contratto di comodato può essere fatta presentando presso qualsiasi ufficio territoriale dell’Agenzia delle Entrate il modello per la registrazione atti privati (modello Rap).
Se è redatto, per iscritto deve essere registrato entro 30 giorni con le seguenti modalità:
- Redigere tre copie, una ciascuna per i contraenti e una per l’Agenzia delle Entrate;
- Scaricare e compilare il nuovo modello RAP (registrazione atti privati) dal sito dell’Agenzia delle Entrate;
- Presentarsi allo sportello dell’Agenzia delle Entrate con la documentazione per la registrazione.
Quanto costa la registrazione di un contratto di comodato d’uso gratuito?
La registrazione del contratto di comodato è soggetta all’imposta di registro di 200 euro e alle marche da bollo 16 euro, una ogni 4 pagine o 100 righe, con data di emissione contestuale o anteriore la firma del contratto.
Ricordati che nel caso di registrazione obbligatoria il termine è di 30 giorni dalla firma del contratto.
Registrazione del comodato d’uso gratuito: Chi paga?
Quando il contratto di comodato è soggetto alla registrazione il costo è a carico dei contraenti in egual misura. In caso di mancato versamento dell’imposta, l’Agenzia delle Entrate chiamerà in solido le parti, al pagamento di quanto dovuto.
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