Riduzione riscaldamento: nuove regole 2023 da conoscere.
Il Ministro della Transazione ecologica, Roberto Cingolani ha firmato il Decreto 383/2022 per la riduzione del riscaldamento e del consumo di gas naturale.
Lo scopo delle nuove regole è ovviamente il contenimento dei consumi di gas e luce, a causa delle difficoltà di reperire il combustibile fossile.
Vediamo cosa cambia con le nuove regole;
Riscaldamento abitazioni: Le zone climatiche.

L’Italia è divisa in 6 aree climatiche, dalla A alla F, evidenziate con i colori dal rosso della zona A, le aree più calde, al blu notte della F, le zone più fredde; L’accensione degli impianti di riscaldamento è regolata come segue:
1) Zona A: ore 5 giornaliere dal 8 dicembre al 7 marzo;
2) Zona B: ore 7 giornaliere dal 8 dicembre al 23 marzo;
3) Zona C: ore 9 giornaliere dal 22 novembre al 23 marzo;
4) Zona D: ore 11 giornaliere dal 8 novembre al 7 aprile;
5) Zona E: ore 13 giornaliere dal 22 ottobre al 7 aprile;
6) Zona F: nessuna limitazione
Il Decreto Ministeriale, fatta eccezione per la zona F, prevede una riduzione di 15 giorni del periodo di accensione degli impianti di riscaldamento alimentati a gas naturale; È posticipata di 8 giorni la data di accensione e anticipata di 7 quella di spegnimento; È ridotta di 1 ora la durata giornaliera di accensione, nella fascia dalle ore 5.00 alle 23.00.
Nella zona F, non ci sono restrizioni, relative alla data e alle ore di accensione, ma in tutte le zone, la temperatura degli ambienti è ridotta di un grado da 20 a 19.
Quando posso accendere il riscaldamento nel mio comune?
La divisione in aree climatiche è disposta dal D.P.R. n. 412 del 26 agosto 1993 che individua l’appartenenza di ciascun comune alla fascia climatica in base alla differenza tra la temperatura interna, calcolata in 20 gradi e quella esterna.
Ecco la tabella con le zone climatiche delle città capoluogo di provincia, oltre a Lampedusa, Linosa e Porto Empedocle (AG) le uniche in zona A:
| ZONA | CITTÀ |
| A | Lampedusa, Linosa, Porto Empedocle |
| B | Agrigento, Catania, Crotone, Messina, Palermo, Reggio Calabria, Siracusa, Trapani |
| C | Bari, Benevento, Brindisi, Cagliari, Caserta, Catanzaro, Cosenza, Imperia, Latina, Lecce, Napoli, Oristano, Ragusa, Salerno, Sassari, Taranto |
| D | Ancona, Ascoli Piceno, Avellino, Caltanissetta, Chieti, Firenze, Foggia, Forlì, Genova,Grosseto, Isernia, La Spezia, Livorno, Lucca, Macerata, Massa, Carrara, Matera, Nuoro, Pesaro, Pesaro, Pescara, Pisa, Pistoia, Prato, Roma, Savona, Siena, Teramo, Terni, Verona, Vibo Valentia, Viterbo |
| E | Alessandria, Aosta, Arezzo, Asti, Bergamo, Biella, Bologna, Bolzano, Brescia, Campobasso, Como, Cremona, Enna, Ferrara, Cesena, Frosinone, Gorizia, L’Aquila, Lecco, Lodi, Mantova, Milano, Modena, Novara, Padova, Parma, Pavia, Perugia, Piacenza, Pordenone, Potenza, Ravenna, Reggio Emilia, Rieti, Rimini, Rovigo, Sondrio, Torino, Trento, Treviso, Trieste, Udine, Varese, Venezia, Verbania, Vercelli, Vicenza |
| F | Belluno e Cuneo |
Per conoscere la zona di appartenenza del proprio comune bisogna consultare la tabella A allegata al DPR 412/93
Chi è esentato dalla riduzione di riscaldamento?
Le nuove regole di riduzione del riscaldamento, non si applicano a:
- Ospedali, cliniche, Case di riposo o cura per anziani e minori, alle strutture protette per l’assistenza di persone affidate ai servizi sociali.
- Ambasciate, consolati e sedi di organizzazioni internazionali,
- Alle scuole materne e asili nido,
- Alle piscine, saune e simili;
- Agli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e assimilabili, nei casi in cui ostino esigenze tecnologiche o di produzione.
In via eccezionale, i comuni in presenza di situazioni climatiche particolarmente severe, possono con provvedimento motivato, autorizzare l’accensione degli impianti di riscaldamento e di climatizzazione alimentati a gas naturale, prevedendo comunque una durata giornaliera non superiore alla metà di quella consentita in via ordinaria.
Decalogo per risparmiare riscaldamento;
Al fine di agevolare l’attuazione di quanto previsto dal D.M., ENEA, entro 15 giorni dall’entrata in vigore del presente decreto, pubblica un vademecum contenente le indicazioni essenziali per una corretta impostazione della temperatura di riscaldamento, comprese indicazioni sulla regolazione della temperatura di mandata delle caldaie a gas, sulla gestione delle valvole termostatiche e su modalità e tempi per garantire il necessario ricambio d’aria negli ambienti climatizzati.
Potrebbero interessarti:
Luce e gas: 7 consigli per risparmiare
Balconi e verande: Come chiudere con vetrate, senza autorizzazioni
No Comments