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Residenza e comodato d’uso: Guida pratica e agevolazioni

Residenza e comodato d’uso: Guida pratica e agevolazioni

Residenza e comodato d’uso: Guida pratica e agevolazioni

Come funziona la residenza e comodato d’uso gratuito? Sappiamo che la residenza è necessaria ottenere diversi servizi e agevolazioni ma come funziona quando c’è di mezzo un contratto di comodato? Riceviamo spesso domande del tipo “Come ottenere la residenza con il comodato d’uso gratuito verbale?” Oppure: “Perdo le agevolazioni prima casa se la cedo in comodato e sposto la residenza?” Se stai cercando risposte a queste domande sei nel posto giusto, in quest’articolo cercheremo di rispondere a tutti i quesiti in modo chiaro. Buona lettura.

Prima di approfondire l’argomento residenza e comodato d’uso, facciamo un passo indietro per vedere come funziona il comodato.

Come funziona il comodato d’uso gratuito?

Il comodato d’uso gratuito è un contratto con cui un soggetto chiamato comodante, concede gratuitamente a un secondo soggetto, chiamato comodatario, l’uso temporaneo di un bene. Il contratto di comodato si compone quindi due parti, il comodante la persona che concede l’uso gratuito del bene e il comodatario la persona che beneficia del bene. Gli altri elementi del contratto di comodato sono:

  • L’oggetto del comodato: può essere un bene mobile o immobile;
  • La durata del contratto: può essere a tempo determinato o indeterminato, in quest’ultimo caso il comodato cessa su richiesta del comodante;
  • Lo scopo: Il comodatario utilizza il bene per un preciso scopo, ad esempio abitazione;
  • La gratuità: La cessione non può avere un corrispettivo, salvo un esiguo rimborso spese;
  • Gli obblighi contrattuali: Il comodatario è tenuto a utilizzare il bene per lo scopo previsto, con la diligenza del buon padre di famiglia, senza modificarne la destinazione o cedere ad altri l’oggetto del comodato, e a restituirlo alla fine del contratto o a semplice richiesta del comodante.

Residenza e comodato d’uso gratuito, come funziona?

La residenza è legata al concetto di dimora abituale, per ottenere la residenza con un contratto di comodato d’uso gratuito, è importante vivere e utilizzare l’immobile come abitazione principale; non è necessario avere un contratto di comodato registrato, perché come abbiamo già detto, il contratto di comodato può essere stipulato anche verbalmente ai sensi del DPR 131/86, salvo che non venga citato in un documento soggetto a registrazione.

Come ottenere la residenza con un contratto di comodato d’uso gratuito?

Per ottenere la residenza in una casa in comodato ci sono due possibili soluzioni, a secondo che il contratto è stato stipulato per iscritto o verbalmente. Nel primo caso è sufficiente recarsi all’ufficio anagrafe del comune, con il contratto. Nel caso di contratto verbale è necessaria una dichiarazione sostitutiva del comodante da presentare al comune.

In alcuni casi le amministrazioni locali potrebbero sollevare obiezioni e chiedere un contratto scritto e registrato. In realtà questa procedura è obbligatoria solo per ottenere le agevolazioni IMU, a beneficio del comodante, per ottenere la residenza è sufficiente una dichiarazione sostitutiva.

Agevolazioni prima casa, residenza e comodato d’uso: Come funziona?

La risposta alla domanda: “Perdo le agevolazione prima casa se cedo l’immobile in comodato d’uso gratuito e sposto la residenza? È No! per due motivi:

  1. La cessione in comodato d’uso non determina la decadenza dai benefici, perché non si verifica la perdita di possesso dell’immobile;
  2. È possibile concedere in comodato la prima casa senza perdere le agevolazioni, a condizione di mantenere la residenza nello stesso Comune. La normativa infatti, non prevede la residenza nell’indirizzo preciso ma nel Comune.

Il comodante può mantenere la residenza?

Il proprietario che ha concesso in comodato d’uso un immobile può mantenere la residenza se continua a utilizzarlo come abitazione principale, in questo può beneficiare dell’esenzione IMU. È il caso del comodante che si sposta per esigenze temporanee (lavoro, salute, studio) e concede l’immobile in comodato o ad es. di un proprietario che vive nell’immobile insieme al comodatario per condividere le spese, in questo caso entrambi possono fissare la residenza.

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