Selinunte: Il gioiello archeologico e paesaggistico della Sicilia.
Se sogni una vacanza tra paesaggi mozzafiato, antichi templi greci, mare cristallino e secoli di storia, Selinunte è la meta perfetta. In questo articolo ti accompagniamo alla scoperta delle meraviglie di Castelvetrano e del vicino Parco Archeologico di Selinunte, il più esteso e affascinante d’Europa, ancora poco conosciuto dal grande pubblico.
Scopriamo insieme questo straordinario angolo di Sicilia.
Indice
Come arrivare a Selinunte
Castelvetrano e Selinunte si trovano in provincia di Trapani, sulla splendida costa sud-occidentale della Sicilia, raggiungibili sia in auto che con mezzi pubblici.
In auto:
- Da Trapani (Aeroporto Vincenzo Florio – Birgi): prendere l’autostrada A29 in direzione Mazara del Vallo, uscire a Castelvetrano e seguire le indicazioni per Marinella di Selinunte. In alternativa, è possibile percorrere la suggestiva strada litoranea passando da Marsala e Mazara del Vallo, proseguendo poi verso Castelvetrano e il parco archeologico.
- Da Palermo (Aeroporto Falcone-Borsellino): imboccare l’autostrada A29 in direzione Mazara del Vallo, uscire a Castelvetrano e seguire le indicazioni per Marinella di Selinunte.
Suggerimento: Durante il percorso si passa in prossimità di Segesta un’antica città della Magna Grecia, in guerra perenne con Selinunte, è possibile visitare i resti archeologici in particolare il Tempio Dorico, risalente al V secolo A.C. e il Teatro del III secolo A.C.
In autobus:
- Da Trapani e Palermo: diverse compagnie effettuano collegamenti diretti o con cambio a Castelvetrano, da dove partono bus locali verso Marinella di Selinunte. Le principali autolinee sono Segesta Autolinee e Autoservizi Salemi.
- Da Marsala e Mazara del Vallo: linee locali collegano le due città a Castelvetrano e Selinunte in circa 40-60 minuti.
In treno:
- La stazione ferroviaria più vicina è Castelvetrano, servita da collegamenti regionali da Trapani e Palermo. Dalla stazione è possibile proseguire in autobus o taxi fino a Selinunte (circa 15 minuti di tragitto).
Tempi di percorrenza: in auto circa 1 ora e 10 minuti da Trapani e 1 ora e mezza da Palermo, in autobus o treno i tempi possono variare in base agli orari e ai cambi.
Sapori autentici di Selinunte: prodotti locali e cucina tradizionale
La cittadina è rinomata per il suo olio extravergine di oliva, ottenuto dalla celebre Nocellara del Belice, un prodotto a denominazione di origine protetta (DOP) apprezzato in tutto il mondo per il suo gusto unico. In primavera – uno dei periodi migliori per visitare quest’angolo di Sicilia – si possono vivere esperienze enogastronomiche partecipando a eventi e degustazioni, abbinando l’olio al celebre pane nero di Castelvetrano, preparato con il grano Tumminia, un’antica varietà di frumento dal sapore autentico.
E già che parliamo di bontà locali, a Castelvetrano e in tutto il territorio trapanese troverai una cucina che conquista al primo assaggio. L’elenco delle specialità è lungo e irresistibile: dai classici arancini e cannoli siciliani, alle panelle, alla caponata di melanzane, fino alle busiate al pesto trapanese. Gli amanti del mare potranno gustare il prestigioso gambero rosso di Mazara del Vallo, la bottarga e i prodotti della tonnara, senza dimenticare il profumatissimo cous cous alla trapanese.
Il mare e le spiagge: dove fare il bagno a Selinunte?
A soli 15 minuti di auto dal centro di Castelvetrano si apre davanti agli occhi un panorama mozzafiato: il blu intenso del Mar Mediterraneo e lunghe spiagge di sabbia dorata che invitano a rilassarsi.
La Spiaggia di Marinella di Selinunte, situata proprio accanto al Parco Archeologico, è un’ampia distesa sabbiosa molto amata da turisti e residenti. Perfetta per una giornata di mare dopo una visita ai templi, offre acque limpide e un’atmosfera vivace.
Per chi preferisce luoghi più tranquilli e incontaminati, la Spiaggia della Riserva Naturale Foce del Belice è un piccolo paradiso: dune di sabbia, macchia mediterranea e un mare cristallino la rendono ideale per chi cerca contatto diretto con la natura e un po’ di privacy.
A pochi chilometri si trova anche Tre Fontane, una spiaggia lunga e attrezzata, perfetta per famiglie grazie ai fondali bassi e ai numerosi servizi turistici.
Un’altra perla della zona è Porto Palo di Menfi, bandiera blu per la qualità delle acque, dove il mare incontra un litorale curato e una passeggiata panoramica ideale per godersi tramonti spettacolari.
Perché si chiama Selinunte?
Fondata intorno al 650 a.C., Selinunte prende il nome dal sedano selvatico d’acqua (sélinon in greco) che cresce ancora oggi nella zona. La città raggiunse il suo massimo splendore tra il V e il IV secolo a.C., diventando uno dei più importanti centri della Sicilia antica.
La sua storia, però, fu segnata da conflitti: subì sconfitte militari e successive occupazioni, prima da parte dei Cartaginesi e, infine, nel 250 a.C., dai Romani. Da allora iniziò un lungo periodo di declino, che portò all’abbandono del sito e alla sua progressiva rovina.
Cosa c’è da vedere a Selinunte: il Parco Archeologico
Il Parco Archeologico di Selinunte è un’area vastissima, che si estende per oltre 200 ettari e rappresenta uno dei siti storici più importanti della Sicilia. Per esplorarlo completamente servono circa 4 ore, ma ogni angolo regala emozioni indimenticabili tra storia, archeologia e natura.
Il parco si divide in cinque zone principali:
1. Acropoli
Situata su un promontorio a strapiombo sul mare, l’Acropoli è la zona più imponente e centrale del sito. Qui si trovano almeno cinque grandi templi in stile dorico, circondati da imponenti fortificazioni.
- Tempio A (V sec. a.C.) e Tempio O erano dedicati ai Dioscuri, Castore e Polluce.
- Tempio B (III sec. a.C.) risale all’epoca cartaginese ed è dedicato a Demetra; è un piccolo edificio che combina lo stile dorico con quello ionico.
- Tempio C (550 a.C.) è dedicato ad Apollo ed è uno dei più antichi.
- Tempio D, coevo al Tempio C, è dedicato ad Atena. Vicino a questo si trovano anche i resti di un tempio ancora più antico, risalente al 570 a.C. chiamato Tempio Y, noto per le sue piccole metope con scene mitologiche.
- Il Tempio R, il più antico del parco (circa 580 a.C.), e il Megaron, un antico luogo sacro risalente alla stessa epoca, completano questa area.
2. Collina Orientale
Qui si trovano tre templi di grande interesse:
- Tempio E (460-450 a.C.), considerato un capolavoro di architettura dorica, è dedicato a Hera, la moglie di Zeus, si distingue per le sue proporzioni armoniose e la ricca decorazione policroma.
- Tempio F (520 a.C.), il più piccolo dei tre, probabilmente dedicato ad Atena o a Dionisio, mostra un mix di stili architettonici.
- Tempio G iniziato nel 530 a.C. e mai completato, è uno dei più grandi templi mai costruiti, con dimensioni monumentali che arrivano a 113 metri di lunghezza. È ipotizzato fosse dedicato a Zeus.
3. Collina di Manuzza
A nord dell’Acropoli, questa zona era un antico centro abitato, dove probabilmente sorgeva l’Agorà, il cuore della vita politica e sociale. In epoca successiva l’area si è trasformata in necropoli.
4. Collina di Gaggera
Situata a ovest dell’Acropoli, qui si trova il Santuario di Demetra Malophòros, la dea della fertilità, risalente al V secolo a.C. Questo santuario è stato ampliato più volte e mostra stili architettonici dorici, ionici e punici. Al suo interno sono state rinvenute numerose statuette votive.
5. Necropoli
Il parco archeologico comprende diverse aree necropolari fuori dall’abitato, come contrada Buffa, Galera Bagliazzo, Pipio Bresciana e Manicalunga Timpone Nero. Questi siti risalgono a periodi che vanno dal VII al VI secolo a.C. e conservano tombe con corredi funerari importanti, tra cui la celebre statua dell’Efebo di Selinunte, oggi esposta nel Museo di Castelvetrano.
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