Bonus edilizi: Come cambieranno nel 2025?
Come cambieranno i bonus edilizi nel 2025? Al momento non ci sono certezze, ma le premesse non sono positive, è probabile che le esigenze di cassa non consentiranno al governo di prorogare tutti i bonus edilizi e di farlo con le modalità attualmente in vigore; il caos nella gestione del superbonus è un campanello d’allarme. Cerchiamo di capire qual è il futuro dei bonus edilizi partendo da dati oggettivi.
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Quando scadono i bonus edilizi?
Molti dei bonus edilizi scadono il 31 dicembre 2024, contrariamente a quanto accaduto negli ultimi anni il Documento di Economia e Finanza (DEF) 2024, presentato ad aprile dal governo non contiene elementi programmatici e non fa riferimento alla proroga delle agevolazioni. È molto probabile che per esigenze di finanza pubblica i bonus edilizi in scadenza non saranno prorogati e comunque non con le modalità attuali. Riepiloghiamo i bonus in scadenza:
- Bonus ristrutturazioni è l’agevolazione con detrazioni al 50%, più utilizzata per i lavori di manutenzione straordinaria scadenza 31/12/2024;
- Ecobonus agevolazione fiscale, per i lavori di efficientamento energetico dell’immobile, con detrazioni dal 50 al 65% e oltre in base al tipo d’intervento, anche questa agevolazione scade il 31 dicembre 2024;
- Sismabonus, agevolazione con detrazioni al 70/85% per i proprietari di immobili che eseguono interventi per ridurre il rischio sismico scade il 31/12/2024;
- Bonus verde detrazione Irpef del 36% per la sistemazione di giardini, recinzioni, impianti di irrigazione, realizzazione pozzi, coperture a verde e di giardini pensili, scade a fine anno;
- Bonus mobili e elettrodomestici agevolazione con detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici, destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione è in scadenza il 31 dicembre 2024.
Discorso diverso per Superbonus e il bonus barriere architettoniche prorogati per tutto il 2025.
Quale sarà il futuro dei bonus edilizi?
Per capire quale potrebbe essere il futuro dei bonus edilizi, sono significative le parole utilizzate dal Direttore Generale delle Finanze Giovanni Spalletta, nella sua audizione in Senato il 16 aprile 2024. Il Dirigente in riferimento al Superbonus in particolare e ai bonus edilizi in generale, ha ribadito come la possibilità concessa ai contribuenti di cedere il credito senza di fatto sostenere alcun anticipo delle spese per i lavori di riqualificazione, ha generato un impatto sulla finanza pubblica difficile da gestire, aggravata dall’impossibilità di conoscere in anticipo l’entità degli interventi. Ancora più chiare, se mai fosse necessario, le dichiarazioni che seguono, agevolazioni automatiche e senza preventiva autorizzazione non sono più compatibili con la situazione finanziaria del nostro paese.
Queste le premesse del Direttore Generale delle Finanze, che ha così concluso:
Alla luce di quanto esposto, gli obiettivi di efficientamento energetico fissati a livello globale
ed europeo, così come la necessità di migliorare il grado di rischio sismico del patrimonio
immobiliare nazionale, che sono stati perseguiti anche con le misure agevolative in
discussione, devono tenere conto degli obiettivi di sostenibilità finanziaria nel medio-lungo
periodo e della riduzione del debito pubblico sia nelle fasi congiunturali sia in un’ottica
strutturale.
Sotto il profilo strutturale, in particolare, ritengo che una complessiva razionalizzazione
della normativa in materia di agevolazioni edilizie, con particolare riferimento a quelle in
scadenza al 31 dicembre 2024, e una ridefinizione delle misure di incentivazione non
possano prescindere da due considerazioni frutto della recente esperienza.
In primo luogo, gli incentivi fiscali devono essere congegnati evitando aliquote
eccessivamente generose, e prevedendo limitazioni più stringenti nei massimali di spesa, al
fine di ridurre comportamenti opportunistici da parte dei beneficiari ed effetti dirompenti
difficilmente prevedibili ex ante.In secondo luogo, come più volte indicato dal Sig. Ministro dell’Economia e delle Finanze,
Audizione Direttore Generale Finanze Dott. Spalletta
la trasformazione dei crediti di imposta in contributi diretti di spesa soggetti a procedure di
autorizzazione preventiva per accedere ai benefici appare oggi raccomandabile per
raggiungere il duplice obiettivo di fornire informazioni preventive di monitoraggio della
spesa all’Amministrazione competente e di acquisire tempestivamente i dati sull’andamento
degli effetti delle medesime misure sotto i profili di impatto sulla finanza pubblica.
La relazione fissa dei paletti per la gestione delle future agevolazioni a partire dal 2025, tre i punti principali:
- È necessario rivedere tutte le agevolazioni edilizie;
- Riduzione di Aliquote e massimali di spesa;
- I crediti d’imposta devono essere trasformati in contributi diretti di spesa preventivamente autorizzati.
Saranno quindi soppressi o meglio non prorogati molti dei bonus, quelli rimasti saranno ridimensionati e l’agevolazione dovrebbe passare dalla detrazione al contributo a fondo perduto, che verrà concesso su richiesta e a seguito di autorizzazione, in questo modo sarà possibile pianificare in anticipo l’entità della spesa a carico dello Stato e, nell’intenzione del governo, contrastare le frodi che hanno segnato in particolare superbonus e bonus facciate.
Come cambieranno i bonus casa nel 2025?
Il 2025 sarà un anno di svolta per i bonus edilizi, molti scadranno il 31 dicembre 2024 e non saranno prorogati, altri subiranno una drastica riduzione delle aliquote e dei massimali di spesa. Ecco come cambieranno le agevolazioni edilizie nel 2025:
- Il Superbonus sarà ancora valido per i lavori in condominio con un’aliquota del 65%;
- Il bonus casa o ristrutturazione, l’aliquota è ridotta dal 50 al 36%, il massimale di spesa scende da 96.000 a 48.000 euro per ogni unità immobiliare, dal 2028 al 2033 l’aliquota scende al 30%;
- Bonus mobili elettrodomestici l’agevolazione legata al bonus ristrutturazione non sarà prorogata nel 2025;
- Sismabonus, l’agevolazione scade il 31 dicembre 2024, al momento non è prevista la proroga, i lavori per migliorare le prestazioni sismiche rientreranno nel bonus casa, con agevolazione al 36% nel 2025;
- Ecobonus scadenza il 31 dicembre 2024 al momento non è prevista la proroga, anche in questo caso i lavori per l’efficientamento energetico dovrebbero rientrare nel bonus ristrutturazione con aliquota al 36% nel 2025;
- Bonus barriere architettoniche, è valido per tutto il 2025 con detrazione al 75%;
- Bonus verde scade il 31 dicembre 2025 e non sarà prorogato nel 2025.
Immagine generata con leonardo.ai
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