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Riforma del catasto: Cosa prevede la Legge Delega?

Riforma del catasto: Cosa prevede la Legge Delega?

Riforma del catasto: Cosa prevede la Legge Delega?

La riforma del catasto è un tema ricorrente. Le rendite catastali non sono aggiornate e questo determina uno squilibrio tra i valori di mercato degli immobili e il valore catastale.

Il governo Draghi ha approvato in Consiglio dei Ministri la Legge Delega per la riforma fiscale che prevede testuale:

“È prevista l’introduzione di modifiche normative e operative dirette ad assicurare l’emersione di immobili e terreni non accatastati. Si prevede, inoltre, l’avvio di una procedura che conduca a integrare le informazioni sui fabbricati attualmente presenti nel Catasto, attraverso la rilevazione per ciascuna unità immobiliare del relativo valore patrimoniale, in base, ove possibile, ai valori normali espressi dal mercato e introducendo meccanismi di adeguamento periodico. Questo intervento non ha tuttavia alcun impatto tributario.”

Presidenza del Consiglio dei Ministri

Gli obiettivi della riforma del catasto?

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Come avevamo anticipato nell’articolo del 01 ottobre la riforma del catasto ha due obiettivi;

Aggiornamento dei valori catastali

Il primo obiettivo è l’aggiornamento dei valori patrimoniali e delle rendite catastali, in base al valore reale di mercato. In questo modo si vuole creare un equilibrio tra le varie classi catastali.

Inoltre la riforma prevede un meccanismo di aggiornamento periodico dei valori catastali.

Nella riforma del catasto è previsto un nuovo sistema di misura basato sui metri quadrati anziché sui vani catastali;

Le attuali categorie catastali:

  • A comprende gli immobili a destinazione residenziale e comprende uffici e studi privati;
  • B è riservata agli immobili con funzioni pubbliche;
  • C sono censiti gli immobili a destinazione commerciale/produttiva e cantine, garage, tettoie, stalle ecc..

Sarebbero ridotte a due: le Unità Ordinarie e quelle Speciali, con varie sottocategorie secondo la tipologia di abitazione.

I nuovi valori non dovrebbero incidere sulle imposte, in quanto le stesse andrebbero calcolate sulle vecchie rendite.

Immobili fantasma

Il secondo obiettivo è la lotta alle case “fantasma”.

Il proposito è quello di attivare, una sinergia tra Agenzia delle Entrate e Comuni per scovare gli immobili non dichiarati al fisco o dichiarati con una classe diversa dal reale.

Ai comuni saranno dati nuovi strumenti e incentivi oltre che un ritorno economico dalle imposte sugli immobili

E per finire…

Per venire incontro alle esigenze dei proprietari; la nuova riforma del catasto prevede anche uno sconto per gli immobili di valore storico-artistico che tiene conto degli alti costi di manutenzione e conservazione oltre che dei tanti vincoli di destinazione d’uso e restauri.

L’intera riforma del catasto sarebbe completata nel 2026.

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