Contratto di mantenimento: Definizione e vantaggi.
Che cos’è il contratto di mantenimento e assistenza? Tra le diverse tipologie contrattuali quello di mantenimento e assistenza è forse uno dei meno conosciuti. Si tratta di un contratto atipico, non espressamente previsto dal codice civile ma disciplinato dalla giurisprudenza corrente. È un contratto che presenta molti vantaggi rispetto alla donazione e che vale la pena conoscere.
Indice dei contenuti
Che cos’è il contratto di mantenimento?
Il contratto di mantenimento è un accordo tra due soggetti, in cui una parte s’impegna a trasferire un bene mobile o immobile all’altra, in cambio di assistenza per tutta la vita. È un contratto atipico non previsto dal codice civile ma riconosciuto dalla giurisprudenza. Perché il contratto sia valido è essenziale che l’aleatorietà degli impegni assunti, nessuna delle parti ha la certezza della durata dell’impegno e delle cure che saranno necessarie. Facciamo un esempio:
La mamma anziana, ha bisogno di assistenza, compagnia ecc. uno dei figli è disponibile a prestare quest’opera. Mamma e figlia si recano dal notaio e sottoscrivono un contratto di mantenimento; Nel quale la mamma cede alla figlia la sua casa in cambio del sostegno; come detto il contratto può prevedere la cessione di un bene mobile, immobile o di capitali, si tratta di un libero accordo tra le parti.
Come funziona il contratto di mantenimento?
L’accordo prevede un contratto che può essere stipulato anche con una semplice scrittura privata, in ogni caso il notaio è obbligatorio quando si tratta del passaggio di proprietà di un immobile o di un diritto immobiliare. La sottoscrizione di questo contratto non è semplicemente una formalità, ma si assumono degli obblighi come previsto dall’art. 1376 del codice civile.
L’accordo deve prevedere in modo dettagliato quali sono gli obblighi di assistenza, ad esempio quante volte a settimana la figlia farà visita alla mamma, quali mansioni deve svolgere e certamente prevedere future necessità. In genere si tratta di un contratto di mantenimento vitalizio.
Il beneficiario della prestazione (nel nostro esempio la mamma anziana) si obbliga a cedere l’immobile in cambio delle prestazioni. L’obbligato alla prestazione (la figlia) a svolgere le attività previste in cambio dell’acquisto della casa.
Utilizziamo il termine “acquisto” perché sebbene possa apparire una donazione, ha le caratteristiche di una vendita che non rientrerà nell’asse ereditario.
Il soggetto cedente può chiedere la risoluzione del contratto, qualora l’altro soggetto non ottemperi agli obblighi di assistenza.
Quali sono i vantaggi?
Il contratto di mantenimento se ben fatto, si consiglia di stipularlo dal notaio, presenta diversi vantaggi:
- È un libero accordo tra soggetti consenzienti che possono definire obblighi e condizioni;
- Non ha i vincoli legati alla donazione, quali le rivendicazioni di eventuali eredi, in quanto non rientra, come detto, nell’asse ereditario;
- Può essere stipulato tra familiari, ma anche con persone estranee alla cerchia familiare;
Si può impugnare un contratto di mantenimento?
La Suprema Corte, per evitare distorsioni nell’applicazione del contratto di mantenimento e assistenza, in più occasioni si è espressa, definendo le condizioni per la validità dello stesso;
- Gli obblighi di assistenza devono essere proporzionati;
- Il mantenimento e l’assistenza devono essere prestati dalla persona obbligata che non può delegare terzi;
- La durata del mantenimento e dell’assistenza devono essere congrue, non è possibile stipulare questo tipo di contratto con una persona in punto di morte. L’aleatorietà del rischio deve ricadere su entrambi le parti.
Quanto costa un contratto di mantenimento?
Il contratto di mantenimento che per oggetto la cessione di un immobile è soggetto all’imposta di registro che può essere calcolata sul valore castatale dell’immobile con il sistema prezzo-valore oltre naturalmente alla parcella del notaio.
Potrebbero interessarti:
Rogito prezzo valore: Vantaggi e rischi per acquirenti.
No Comments