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Registrazione comodato d’uso: Quando è obbligatoria?

Registrazione comodato d’uso: Quando è obbligatoria?

Registrazione comodato d’uso: Quando è obbligatoria?

Hai intenzione di concedere un immobile in comodato d’uso gratuito – come una casa, un terreno o un locale commerciale – ma non sai se devi registrare il contratto?

In questo articolo ti spieghiamo in modo chiaro quando è obbligatoria la registrazione del contratto di comodato, cosa comporta, quali sono le eccezioni e come procedere in modo corretto per evitare sanzioni.

Se invece vuoi capire come scrivere un contratto di comodato d’uso gratuito o cerchi un modello da scaricare, ti consigliamo di leggere anche il nostro articolo dedicato.

Quando non va registrato un contratto di comodato?

Il contratto di comodato d’uso può essere stipulato anche in forma verbale, senza obbligo di registrazione. In altre parole, è possibile concedere in comodato un immobile senza sottoscrivere alcun documento scritto.

Tuttavia, nel caso di comodato relativo a immobili diversi dall’abitazione, come ad esempio un terreno agricolo o un locale commerciale, è consigliabile redigere un contratto scritto e procedere alla registrazione. Questo accorgimento può aiutare a prevenire futuri conflitti o contestazioni legali tra le parti coinvolte.

Quando è obbligatoria la registrazione del comodato d’uso?

La registrazione del contratto di comodato d’uso è obbligatoria in alcuni casi specifici, anche se l’accordo è verbale. Vediamo quali:

  • Se il contratto è scritto e riguarda un immobile, deve essere registrato entro 30 giorni dalla data di stipula.
  • Se si vogliono ottenere agevolazioni fiscali, la registrazione è necessaria anche in caso di comodato verbale.
  • Se il comodato, anche solo verbale, viene citato in un altro atto soggetto a registrazione, va registrato obbligatoriamente.

Registrare il contratto è un passaggio importante non solo per rispettare gli obblighi di legge, ma anche per poter accedere a eventuali agevolazioni fiscali e per tutelare meglio entrambe le parti in caso di problemi.

Sanzioni per mancata registrazione del contratto di comodato

La mancata o tardiva registrazione del contratto di comodato d’uso gratuito quando è obbligatorio, comporta sanzioni amministrative come previsto dal D.Lgs. 12 giugno 2025, n. 81.

In particolare:

  • Multa del 120% dell’imposta dovuta con un minimo di 250 euro.
  • Se la registrazione avviene in ritardo entro 30 giorni, la sanzione si riduce, ma è comunque del 45% dell’imposta, con un minimo di 150 euro.

Queste conseguenze si applicano solo nei casi in cui la registrazione è obbligatoria, come spiegato nel capitolo precedente.

Chi deve registrare il contratto di comodato d’uso?

La registrazione del contratto di comodato d’uso può essere effettuata sia dal Comodante che dal Comodatario. Non esiste una regola precisa: in genere, si occupa della registrazione chi ha maggiore interesse a ottenere l’immobile oppure chi desidera tutelare il bene concesso in comodato.

Tuttavia, se la registrazione è obbligatoria e non viene effettuata, l’Agenzia delle Entrate può richiedere in solido a entrambe le parti il pagamento delle imposte dovute e delle eventuali sanzioni.

Come registrare un contratto di comodato?

La registrazione del contratto di comodato può essere effettuata in due modi:

  • Online, attraverso il sito dell’Agenzia delle Entrate. (Scopri come Registrare il Comodato in 8 passaggi).
  • In presenza, presso qualsiasi ufficio territoriale dell’Agenzia delle Entrate, utilizzando il modello RAP (Registrazione Atti Privati).

Se il contratto è redatto per iscritto, deve essere registrato entro 30 giorni dalla data di stipula. Ecco come fare:

  1. Redigere tre copie del contratto: una per ciascuna delle parti e una per l’Agenzia delle Entrate.
  2. Scaricare e compilare il modello RAP dal sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate.
  3. Recarsi allo sportello dell’Agenzia delle Entrate con tutta la documentazione per completare la registrazione.

Quanto costa registrare un contratto di comodato d’uso gratuito?

La registrazione di un contratto di comodato d’uso gratuito comporta i seguenti costi:

  • Imposta di registro fissa di 200 euro;
  • Marca da bollo da 16 euro per ogni 4 pagine del contratto o ogni 100 righe, da applicare con data uguale o precedente alla firma.

Ricorda: se la registrazione è obbligatoria, deve essere effettuata entro 30 giorni dalla firma del contratto per evitare sanzioni.

Registrazione del comodato d’uso gratuito: chi deve pagare?

Quando la registrazione del contratto di comodato d’uso gratuito è obbligatoria, il costo è a carico di entrambe le parti in misura uguale.

In caso di mancato pagamento dell’imposta, l’Agenzia delle Entrate può richiedere l’importo a entrambe le parti in solido, cioè indistintamente a una o all’altra, fino al totale dovuto.

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