Intestare casa a un solo figlio: È possibile? Scopri di più.
Prendiamo spunto da un caso reale, per capire se un genitore può intestare casa a un solo figlio. Nel nostro caso uno dei figli è rimasto a vivere con i genitori entrambi pensionati, che hanno deciso di acquistare casa dove vivere tutti e tre ed hanno intestato l’immobile al figlio. È una situazione che si verifica in molte famiglie e che può creare conflitti con i figli che si sentono esclusi.
Ti stai chiedendo se questo comportamento è legale e se rispetta i diritti degli altri figli? In quest’articolo trovi le risposte che ti servono.
Indice
Può un genitore intestare casa a un solo figlio?
La risposta a questa domanda è Sì! In vita ognuno può disporre dei propri beni come meglio desidera, ovviamente per finalità lecite, quindi un genitore può decidere di cedere il patrimonio o una casa, facendo:
- Una donazione diretta cedendo con un atto pubblico da un notaio la proprietà di un immobile o un diritto reale come ad esempio la nuda proprietà al figlio e mantenendo l’usufrutto;
- Con una donazione indiretta trasferendo una somma di denaro al figlio perché possa acquistare la casa o pagando il mutuo, come nel nostro caso;
- Con un testamento nel quale dispone che la proprietà dell’immobile vada a un solo figlio;
Un articolo a parte merita la vendita fittizia al figlio per evitare future rivendicazioni da parte degli eredi.
In tutti questi casi, fino alla morte del genitore, gli altri figli non possono contestare queste iniziative. Successivamente gli eredi possono decidere di accettare le sue volontà o, come spesso succede, di contestarle se ritengono di essere stati danneggiati.
Prima di proseguire dobbiamo fare una distinzione tra “eredi legittimi” e “legittimari”
Che differenza c’è tra eredi legittimi e legittimari?
Gli eredi legittimi sono i parenti fino al sesto grado, che in assenza di un testamento hanno diritto all’eredità in assenza di un testamento. Gli eredi legittimari, il coniuge, i figli e i genitori, sono coloro che hanno diritto a una quota del patrimonio, la legittima anche in presenza di un testamento.
È doveroso precisare che tra gli eredi legittimi non tutti hanno gli stessi diritti, i figli dividono l’eredità solo con il coniuge ed escludono tutti gli altri. Leggi il nostro articolo per approfondire “Come si dividono le quote di un immobile”.
Abbiamo accennato alla quota che spetta ai legittimari, vediamo quando si può parlare di lesione della legittima.
Quando si verifica la lesione della legittima?
Gli eredi legittimari hanno diritto a una quota del patrimonio prevista per legge, se gli atti o il testamento del de cuius violano questa quota, si ha una lesione della legittima. Per determinare la quota di legittima degli eredi è necessario sommare al patrimonio, presente al momento del decesso, le donazioni effettuate in vita e determinare la quota di patrimonio spettante a ciascun legittimario.
Facciamo un esempio, prendendo spunto dal caso reale citato all’inizio di questo articolo: Un genitore con tre figli e il coniuge, lascia in eredità un patrimonio del valore di 80.000 euro. In precedenza aveva donato a uno dei figli 150.000 euro per l’acquisto di una casa, la somma complessiva del patrimonio è di 230.000 euro (80.000 + 150.000= 230.000). Al coniuge spetta 1/4, e ai figli 1/2 del patrimonio da dividere in parti uguali, nel nostro caso, al coniuge 57.500 euro (230 : 4), ai tre figli 38.333 euro ciascuno (230.000 : 2= 115.000 : 3= 38.333).
Il de cuius avrebbe potuto destinare liberamente solo quanto rimane escludendo la legittima, ovvero 1/4 del patrimonio, 57.500 euro; l’atto di intestare casa a un solo figlio, con una donazione indiretta ha leso la quota di legittima degli altri eredi.
Come impugnare la decisione del genitore di intestare casa a un solo figlio?
La decisione del genitore di intestare casa a un solo figlio, può essere impugnata, dagli eredi legittimari con un’azione di riduzione, ai sensi dell’art. 554 e seguenti del codice civile. L’azione di riduzione/restituzione può essere esercitata entro 10 anni dalla morte del donante o 20 anni dalla trascrizione della donazione. Un erede può impugnare la donazione e chiedere la restituzione dell’immobile o il pagamento della quota corrispondente. Se l’immobile è stato venduto la richiesta risarcitoria, coinvolge anche il nuovo proprietario che sebbene incolpevole si trova costretto a risarcire l’erede.
Come intestare casa a un solo figlio senza problemi?
Esiste una soluzione per intestare casa a un solo figlio senza incorrere in future rivendicazioni e prevenendo conflitti tra fratelli? La soluzione può essere il contratto di mantenimento, il genitore trasferisce un immobile o del capitale al figlio/a in cambio di assistenza e cura. È un contratto atipico, non espressamente previsto dal codice civile ma disciplinato dalla giurisprudenza corrente, utilizzato perché presenta una serie di vantaggi.
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