Come bloccare il mutuo: Guida al Fondo di sospensione 2025
È possibile bloccare il mutuo? In Italia si stima che quasi 2,5 milioni di famiglie si trovino oggi in difficoltà nel pagamento delle rate. Le cause sono diverse: perdita del lavoro, riduzione del reddito, malattia, infortunio, fino ai casi più delicati come il decesso del mutuatario. Situazioni che, sommate all’aumento dei tassi d’interesse sui mutui a tasso variabile, rischiano di compromettere la stabilità economica di molte persone e mettere in pericolo la casa di proprietà.
Per sostenere chi affronta momenti critici, la legge mette a disposizione un importante strumento: il Fondo di sospensione del mutuo, che permette, a fronte di requisiti specifici,di interrompere temporaneamente il pagamento delle rate. Un aiuto concreto pensato per offrire respiro e prevenire conseguenze gravi in periodi di fragilità finanziaria.
Indice dei contenuti
Che cos’è il Fondo di sospensione mutui
Il Fondo di sospensione mutui è uno strumento pubblico pensato per sostenere le famiglie che, a causa di difficoltà economiche, non riescono a far fronte al pagamento delle rate del mutuo. Il beneficio è riservato a chi ha sottoscritto un mutuo per l’acquisto della prima casa e permette, nel rispetto di requisiti specifici, di sospendere le rate fino a un massimo di 18 mesi.
Istituito nel 2020, il fondo offre una soluzione temporanea ma concreta per proteggere la stabilità economica delle famiglie e prevenire situazioni di insolvenza o perdita dell’abitazione.
Durante il periodo di sospensione, il fondo si fa carico del 50% degli interessi maturati sul capitale residuo, mentre la restante parte rimane a carico del mutuatario, che potrà concordare con la banca un piano di rientro sostenibile al momento della ripresa dei pagamenti.
Come bloccare il mutuo?
Richiedere la sospensione delle rate del mutuo è un processo semplice e relativamente rapido. Per avviare la procedura è necessario scaricare e compilare il modulo ufficiale disponibile sul sito della Consap, l’ente che gestisce il Fondo di sospensione mutui. Una volta compilato, il modulo va presentato alla banca presso cui è stato acceso il mutuo.
Alla domanda devono essere allegati:
- Documento d’identità (o passaporto per i cittadini extracomunitari)
- Documentazione che attesta la situazione di difficoltà, che vedremo nel dettaglio nel capitolo successivo
Dopo aver consegnato tutto alla banca, la procedura si svolge in tempi brevi: entro 30 giorni la banca è tenuta a fornire una risposta ufficiale sulla richiesta di sospensione.
In caso di esito positivo, l’istituto comunica le modalità e la data di avvio della sospensione delle rate.
Quali sono i requisiti per beneficiare della sospensione del mutuo?
Nel 2025 possono accedere al Fondo di sospensione mutui solo i mutuatari che rispettano i requisiti previsti dalla normativa ordinaria. In particolare, è possibile richiedere la sospensione se:
- L’immobile oggetto del mutuo è la prima casa e non è di lusso (escluse categorie catastali A1, A8 e A9)
- L’ISEE del nucleo familiare è non superiore a 30.000 euro
- L’importo del mutuo non supera i 250.000 euro
- Il mutuo non ha già usufruito di sospensioni per oltre 18 mesi complessivi, incluse eventuali sospensioni concesse autonomamente dalla banca
- Il mutuo è in ammortamento da almeno 12 mesi
Questi requisiti rappresentano la base per l’accesso al fondo; la sospensione viene concessa solo in presenza di specifiche condizioni di difficoltà.
Chi può accedere al Fondo di sospensione mutuo?
Possono richiedere la sospensione del pagamento delle rate i mutuatari che hanno acceso il mutuo da almeno un anno e si trovano in una delle seguenti situazioni documentabili:
- Sospensione o riduzione dello stipendio (dipendenti, parasubordinati, agenti, rappresentanti)
A seconda della durata della sospensione lavorativa o della riduzione dello stipendio di almeno il 20%, la sospensione delle rate può essere concessa per:
- Fino a 6 mesi, se la sospensione o riduzione dura da 30 a 150 giorni consecutivi
- Fino a 12 mesi, se dura da 151 a 302 giorni consecutivi
- Fino a 18 mesi, se dura oltre 303 giorni consecutivi
- Perdita del lavoro
I mutuatari che hanno perduto il lavoro possono accedere al fondo, purché la cessazione del rapporto non sia avvenuta per dimissioni volontarie (salvo giusta causa).
- Morte del mutuatario
Gli eredi possono chiedere la sospensione per il periodo necessario a riorganizzare la situazione economica e successoria.
- Insorgenza di handicap grave
La sospensione è ammessa anche in caso di handicap grave o invalidità civile non inferiore all’80% dell’intestatario o di uno dei cointestatari.
Quali sono i requisiti per bloccare il mutuo?
Dal 1° gennaio 2024 è consentito beneficiare del fondo a chi possiede i seguenti requisiti:
- Prima casa, non di lusso, NON deve quindi essere accatastata nelle categorie A1, A8, A9;
- ISEE non superiore a 30.000 euro;
- mutui di importo fino a 250 mila euro;
- Mutui che non abbiano già beneficiato della sospensione per un periodo superiore a 18 mesi complessivi, nel calcolo rientrano anche eventuali sospensioni concesse autonomamente dalla banca;
- Mutuo, in ammortamento da almeno 1 anno.
Bloccare il mutuo: Come cambia l’accesso al fondo Cosap nel 2025?
Dal 2024 NON sono state prorogate le misure previste dall’art 54, comma 1 e successive modificazioni, che estendeva i benefici del fondo per bloccare il mutuo a:
- Lavoratori autonomi, liberi professionisti e imprenditori individuali che certificavano un calo del fatturato in conseguenza delle restrizioni per l’emergenza coronavirus;
- Alle cooperative edilizie a proprietà indivisa;
È stato inoltre ripristinato il tetto ISEE di 30.000 euro, e la soglia massima del mutuo a 250.000 euro.
Quanto costa bloccare il mutuo?
Richiedere la sospensione del mutuo non comporta alcun costo per il mutuatario. Le banche non possono applicare commissioni, spese accessorie o costi aggiuntivi di nessun tipo per la presentazione o la gestione della domanda.
Allo stesso modo, non sono richieste garanzie ulteriori rispetto a quelle già previste nel contratto di mutuo.
L’unico onere a carico del mutuatario riguarda la quota del 50% degli interessi che rimane a suo carico durante il periodo di sospensione, e che potrà essere saldata secondo un piano concordato con la banca al termine del periodo di blocco.
FAQ – Fondo di Sospensione Mutui
Quanto tempo si può sospendere il mutuo?
La sospensione può durare fino a 18 mesi complessivi, anche non continuativi.
Serve un ISEE per richiedere la sospensione?
Sì, è necessario un ISEE non superiore a 30.000 euro.
Si può richiedere la sospensione più volte?
Sì, è possibile richiedere la sospensione più volte, purché non si superi il limite massimo di 18 mesi complessivi.
Si può chiedere la sospensione del mutuo se l’immobile è pignorato?
No, il fondo non consente la sospensione se l’immobile è già oggetto di procedura esecutiva o pignoramento.
Quali documenti servono per richiedere la sospensione?
È necessario presentare il modulo ufficiale Consap, un documento d’identità e la documentazione che attesta la condizione di difficoltà (es. certificazione di sospensione lavorativa, perdita del lavoro, handicap grave, ecc.).
La banca può rifiutare la domanda?
La banca può rifiutare la richiesta solo se non sono rispettati i requisiti previsti dal fondo o se la documentazione è incompleta. In caso di rifiuto deve fornire una motivazione scritta.
Cosa succede agli interessi durante la sospensione?
Il Fondo copre il 50% degli interessi maturati sul capitale durante il periodo di sospensione. Il restante 50% rimane a carico del mutuatario e può essere rateizzato alla ripresa dei pagamenti.
Posso sospendere un mutuo cointestato?
Sì, la sospensione può essere richiesta anche per mutui cointestati. È però necessario che tutti i cointestatari firmino la domanda.
Quanto tempo impiega la banca a dare una risposta?
La banca deve fornire una risposta entro 30 giorni dalla ricezione della domanda completa di tutta la documentazione necessaria.
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