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Comodato d’uso: Chi paga le spese di gestione?

Comodato d’uso: Chi paga le spese di gestione?

Comodato d’uso: Chi paga le spese di gestione?

Chi è tenuto a pagare L’IMU, la TARI e tutte le spese di gestione di una casa in comodato d’uso? Vorresti concedere un immobile in comodato a un familiare o a degli amici/conoscenti e ti stai chiedendo chi pagherà le spese di gestione e le imposte dell’immobile? Bene, in quest’articolo analizzeremo le singole voci di spesa di un immobile in comodato d’uso gratuito per capire a chi spetta pagare. Buona lettura.

Prima di approfondire l’argomento spese facciamo un passo indietro per capire cos’è un contratto di comodato e come funziona?

Che cos’è il comodato d’uso?

Il comodato è un accordo con cui il proprietario consegna a un altro soggetto un immobile (o altro bene mobile) a uso gratuito, perché lo utilizzi per un periodo determinato. Il ricevente si obbliga a riconsegnare il bene ricevuto alla fine del periodo concordato o su semplice richiesta del cedente, Questa tipologia contrattuale è prevista dall’art. 1803 cod. civile che sancisce:

Il comodato è il contratto col quale una parte consegna all’altra una cosa mobile o immobile, affinché se ne serva per un tempo o per un uso determinato, con l’obbligo di restituire la stessa cosa ricevuta. Il comodato è essenzialmente gratuito.

Il cedente detto “Comodante” e il ricevente denominato “Comodatario”, possono stipulare il contratto in forma verbale, senza necessità di registrazione, salvo che lo stesso non venga citato in un altro documento ufficiale, ad esempio per ottenere agevolazioni fiscali. La duttilità e la mancanza di particolari vincoli burocratici sono alla base del successo del contratto di comodato, in particolare tra familiari. Se desideri approfondire il funzionamento del comodato d’uso e scaricare un fac-simile, leggi l’articolo Contratto di comodato

Che differenza c’è tra comodato e locazione?

Sono tre le principali differenze tra comodato d’uso e contratto di locazione, l’onerosità della cessione, la forma del contratto e la durata. Facciamo un riepilogo nella tabella che segue:

Comodato d’uso Contratto di locazione
La cessione è, in genere, a titolo gratuito. Il contratto prevede il pagamento di un canone
Può essere stipulato in forma verbale
senza necessità di registrazione, salvo che non sia citato in un altro documento ufficiale.
Il contratto deve essere stipulato in forma scritta, e registrato entro 30 giorni dalla firma
Le parti possono liberamente concordare una durata o decidere per una cessione a tempo determinato,
nel secondo caso l’immobile deve essere restituito a semplice richiesta del comodante
La durata del contratto è prevista dalle norme vigenti e non è prevista alcuna deroga.

Il Comodato d’uso può essere oneroso?

Il comodato d’uso è essenzialmente gratuito, è possibile prevedere un rimborso spese, ad es. le spese condominiali, o una quota dell’IMU da parte del beneficiario. In altri casi può esserci una sorta di scambio, ad es. il beneficiario mantiene in ordine il giardino. In ogni caso il rimborso spese o l’attività di manutenzione non deve costituire una contropartita che configuri un canone di locazione; In quest’ultimo caso scattano gli obblighi previsti dalla legge per i contratti di locazione.

Comodato d’uso a chi spetta pagare l’IMU e la TARI?

Le spese straordinarie e le imposte sulla proprietà sono a carico del proprietario, le spese ordinarie spettano al beneficiario; Pertanto il pagamento dell’IMU è a carico del Comodante, la TARI spetta al Comodatario.

Le spese di gestione

Chi paga le spese Comodante Comodatario
Spese condominiali ordinarie
Spese condominiali straordinarie
Manutenzione ordinaria di pavimenti e rivestimenti
Sostituzione integrale di pavimenti e rivestimenti
Manutenzione ordinaria di infissi e serrande, degli impianti di riscaldamento e sanitario,
Manutenzione straordinaria dell’impianto di riscaldamento e condizionamento;
Rifacimento di chiavi e serrature;
Sostituzione tapparelle, infissi, porte;
Tinteggiatura di pareti;
Manutenzione straordinaria impianto idrico ed elettrico;
Manutenzione ordinaria di apparecchi e condutture di elettricità, del cavo, dell’impianto citofonico e dell’impianto individuale di videosorveglianza, per la ricezione radiotelevisiva e per l’accesso a qualunque altro genere di dato informativo anche via cavo e satellitare
Verniciatura di opere in legno e metallo;
Manutenzione ordinaria dell’impianto di riscaldamento e condizionamento.
Tabella ripartizione spese

Chi paga la registrazione del contratto di comodato d’uso?

Il comodato d’uso può essere stipulato verbalmente o per iscritto, in questo secondo caso è necessario registrarlo entro 30 giorni dalla firma. Per la registrazione occorre versare l’imposta di 200 euro, oltre una marca da bollo di 16 euro ogni 4 pagine o 100 righe. La domanda è chi paga? Nel caso del comodato d’uso, la legge non prevede un onere specifico a carico di una delle parti, che possono decidere liberamente come ripartire i costi; In ogni caso, qualora il contratto non fosse registrato, l’Agenzia delle Entrate chiamerà a rispondere, in solido, i contraenti al versamento delle imposte dovute, oltre a interessi e sanzioni.

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