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Plusvalenza immobiliare: Cos’è e quando si paga?

Plusvalenza immobiliare: Cos’è e quando si paga?

Plusvalenza immobiliare: Cos’è e quando si paga?

Hai sentito parlare di plusvalenza nella compravendita immobiliare e vorresti capire di cosa si tratta e come funziona?

In quest’articolo cerchiamo di fare un po’ di chiarezza.

Andiamo per ordine:

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Che cos’è la plusvalenza?

La plusvalenza è l’incremento di valore di un bene, nel nostro caso un immobile, in un determinato periodo.

Facciamo un esempio: Il Sig. Rossi compra una casa a 100.000 euro, la rivende dopo tre anni a 120.000 euro, ha realizzato una plusvalenza di 20.000 euro.

Su questi 20.000 euro si applicano delle imposte.

Come funziona la tassazione sulla plusvalenza?

Il legislatore ha ritenuto che questo incremento di valore sia a tutti gli effetti un reddito e come tale debba essere tassato.

È possibile pagare le tasse sulla plusvalenza immobiliare in due modi:

  1. Al momento del rogito, direttamente al notaio, con un’imposta sostitutiva pari al 26% dell’incremento di valore. Esempio: Il Sig. Rossi, di prima, ha ottenuto i famosi 20.000 euro, su questa cifra è applicata l’imposta (20.000 x 26% = 5.200 euro).
  2. L’altra possibilità, è pagare l’imposta nella dichiarazione dei redditi. In questo caso la percentuale varia in base al reddito.

I nuovi scaglioni IRPEF 2022

Fino a 15.000 € 23%
Da 15.001 € a 28.000 € 25%
Da 28.001€ a 50.000€ 35%
Da 50.000 in poi 43%

Importante: La scelta di come pagare va fatta prima del rogito, in seguito non sarà più possibile modificarla.

È possibile pagare meno?

La risposta è affermativa. È possibile detrarre dalla plusvalenza le spese di rogito, parcella del notaio, imposta di registro, ipotecaria e catastale.

Facciamo un esempio: Il nostro Sig. Rossi per comprare casa ha speso 3.000 euro, complessivamente, per il rogito. Calcolo 20.000 – 3.000= 17.000 euro, questo è il nuovo importo sul quale calcolare l’imposta del 26%: 17.000×26%= 4.420 euro.

È possibile detrarre dalla plusvalenza anche eventuali lavori di ristrutturazione. Non si possono detrarre lavori di manutenzione ordinaria.

Quando non si paga l’imposta?

Ci sono diverse situazioni nelle quali l’imposta non è dovuta;

  • Quando sono trascorsi più di cinque anni dall’acquisto, a prescindere si tratti di prima o di seconda casa;
  • La prima casa non è tassata anche se venduta prima dei cinque anni. In questo caso bisogna dimostrare di aver effettivamente utilizzato l’immobile come abitazione principale per la maggior parte del periodo intercorso tra l’acquisto e la vendita.
  • Non si paga l’imposta se l’immobile è pervenuto per successione.

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