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Veranda abusiva, come sanare la situazione?

Veranda abusiva, come sanare la situazione?

Veranda abusiva, come sanare la situazione?

Cosa si rischia per una veranda abusiva? La pratica di chiudere balconi e terrazzi senza autorizzazioni è molto diffusa e spesso i rischi sono sottovalutati, si tratta a tutti gli effetti di un abuso edilizio. In genere il problema dell’abuso si pone quando si decide di vendere l’immobile, nel caso di controlli dell’amministrazione comunale o su segnalazione del vicino. In quest’articolo vedremo com’è possibile sanare la situazione, i costi e i rischi connessi all’installazione di una veranda abusiva. Buona lettura.

Quando una veranda è abusiva?

È abusiva quando è installata senza le necessarie autorizzazioni amministrative e genera un incremento della cubatura dell’immobile. La giurisprudenza è concorde nell’affermare che le verande realizzate sulla balconata di un appartamento, che determinano una variazione volumetrica e architettonica dell’immobile, devono ottenere il preventivo rilascio del permesso di costruire. 

Come vedremo nei capitoli successivi esiste a determinate condizioni la possibilità di installare vetrate panoramiche, cosiddette VePa, senza permessi.

Cosa si rischia per una veranda abusiva?

L’installazione di una veranda senza le autorizzazioni amministrative, configura il reato di abuso edilizio, si rischia una sanzione amministrativa e una condanna penale ai sensi dell’art. 44 DPR n. 380/2001 Testo Unico dell’Edilizia:

  • Sanzione fino a 10.329 euro per l’inosservanza delle norme, prescrizioni e modalità esecutive previste, dai regolamenti edilizi, dagli strumenti urbanistici e dal permesso di costruire;
  • L’arresto fino a due anni e l’ammenda da 5.164 a 51.645 euro nei casi di esecuzione dei lavori in totale difformità o assenza del permesso di costruire o di prosecuzione degli stessi nonostante l’ordine di sospensione.

La demolizione del manufatto non cancella l’abuso edilizio.

Quali autorizzazioni servono per installare una veranda?

L’installazione di una veranda comporta un aumento della volumetria e una modifica del prospetto, è quindi necessario richiedere un permesso di costruire preventivo. Bisogna rivolgersi a un professionista (geometra, architetto o ingegnere) che verifica la fattibilità dell’intervento, redige un progetto e presenta la pratica in comune. Se l’immobile è sottoposto a vincoli paesaggistici, è necessario chiedere il parere alla Sopraintendenza.

Come sanare una veranda abusiva?

La prassi per sanare una installazione abusiva è quella di chiedere un permesso in sanatoria; Come per qualsiasi altro abuso edilizio, la sanatoria è possibile se non è già intervenuto un provvedimento di demolizione e ripristino della situazione originaria. Perché l’intervento possa essere sanato deve rispettare due condizioni essenziali, previste dall’art. 36 Testo Unico Edilizia, ossia la doppia conformità:

  • L’intervento deve essere conforme alla disciplina urbanistica e edilizia vigente al momento della realizzazione;
  • L’intervento deve essere conforme alla normativa edilizia e urbanistica vigente, al momento della presentazione della domanda.

Quanto costa sanare una veranda abusiva?

Il rilascio di un permesso in sanatoria prevede il versamento di un’oblazione, l’importo varia da 60 a 150 euro al mq, in base al tipo di abuso.

Il costo della sanatoria varia in base al tipo di abuso edilizio e al momento in cui si presenta la richiesta:

  • CILA in corso d’opera, la tariffa è di 333,33 euro;
  • SCIA in corso d’opera la tariffa è di 516 euro;
  • CILA o SCIA presentata a lavori già ultimati la tariffa è di 1000,00 euro.

Oltre alle sanzioni c’è da calcolare il compenso del tecnico che si occupa di redigere e presentare la pratica, in questo caso conviene chiedere un preventivo.

Come fare una veranda senza permesso?

È possibile installare le vetrate panoramiche (VePa) in edilizia libera, senza chiedere autorizzazioni alle seguenti condizioni:

  1. Le vetrate devono assolvere funzioni temporanee;
  2. Devono essere totalmente trasparenti e amovibili;
  3. Le installazioni non devono configurare spazi stabilmente chiusi con conseguente aumento della volumetria complessiva dell’immobile;
  4. Non è consentito il mutamento della destinazione d’uso delle superfici dell’immobile.

Per ulteriori approfondimenti ti invitiamo a leggere il nostro articolo: Come chiudere una veranda senza permessi.

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