La Conformità urbanistica: Spiegata in 6 punti.
Hai sentito parlare di conformità urbanistica o di regolarità edilizia, ma non sai esattamente di cosa si tratta? Vorresti sapere cos’è e perché è cosi importante? Benissimo, sei nel posto giusto. In quest’articolo vedremo insieme di cosa si tratta, come ottenerla e quando serve.
Cominciamo:
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Che cos’è la Conformità Urbanistica?
La conformità urbanistica è la corrispondenza tra lo stato di fatto dell’immobile è il titolo abilitativo rilasciato dal Comune per la realizzazione dell’immobile e le eventuali successive modifiche. Da non confondere con la conformità catastale che vedremo nel paragrafo successivo.
Da sapere: In molti sono convinti che le verifiche di regolarità edilizia le faccia il notaio. Sbagliato! Il notaio non ha competenza in materia urbanistica, non fa verifiche sulla regolarità edilizia dell’immobile e si attiene a quanto dichiarato dal venditore.
Conformità Urbanistica e catastale, le differenze?
La conformità catastale è la corrispondenza dei dati catastali e delle planimetrie allo stato di fatto; la conformità urbanistica è la corrispondenza tra lo stato di fatto dell’immobile e tutte le autorizzazioni rilasciate. La documentazione catastale si trova presso il catasto (Agenzia delle Entrate) ha finalità fiscale e non è probatoria, ovvero non certifica la regolarità edilizia di un immobile, per assurdo un immobile potrebbe essere abusivo ma accatastato. Con la visura catastale, il notaio individua gli intestatari e verifica la conformità con le risultanze dei registri immobiliari.
A cosa serve la Conformità urbanistica?
La conformità urbanistica e la relativa certificazione servono per accertare la regolarità di un immobile in caso di:
- Compravendita per la normativa vigente non è possibile vendere un immobile che presenti delle difformità. Se queste ultime sono sanabili, il venditore provvederà a regolarizzare l’immobile a suo onere; se non sono sanabili, l’immobile non è vendibile.
- Richiesta di un mutuo, la banca esegue le verifiche, tramite un perito, di conformità dell’immobile.
- Ristrutturazione con agevolazioni fiscali, es. Bonus.
Quali sono le difformità urbanistiche?
La casistica delle irregolarità edilizie è in pratica infinita, il Testo Unico dell’Edilizia individua tre tipologie:
- Abuso totale, quando una costruzione è priva di qualsiasi autorizzazione;
- Abuso sostanziale, un intervento realizzato con modalità diverse da quello autorizzato che incidono in maniera sostanziale sul manufatto;
- Abuso minore, quando un immobile autorizzato è realizzato con difformità parziali che incidono solo su elementi particolari e non essenziali della costruzione.
Ci sono infine le difformità non rilevanti, quando le violazioni altezza, distacchi, cubatura o superficie coperta non eccedono per singola unità immobiliare il 2% del progetto autorizzato.
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Certificato di conformità urbanistica dove si richiede?
La certificazione di conformità urbanistica è attestata da un tecnico (geometra, architetto o ingegnere), incaricato dal proprietario dell’immobile. Il professionista esegue i rilievi, verifica la corrispondenza tra lo stato di fatto dell’immobile e la documentazione depositata presso l’ufficio tecnico del comune dov’è ubicato l’immobile.
Da sapere: I privati cittadini proprietari d’immobili possono chiedere l’accesso agli atti nel comune, dove si trova l’immobile, in quasi tutti i siti internet di ogni comune si trova il modulo per la richiesta, per visionare la documentazione presente e ottenere copia della stessa, semplicemente pagando i diritti di segreteria.
Che cos’è la doppia conformità?
La doppia conformità prevista dall’art. 36 del D.P.R. 380/2001 è la congruenza dell’immobile alle norme edilizio-urbanistiche vigenti all’epoca dell’edificazione, e delle norme vigenti, al momento della richiesta di sanatoria. In assenza dei due requisiti l’immobile non è sanabile.
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