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Come funziona un affitto con contratto transitorio?

Come funziona un affitto con contratto transitorio?

Come funziona un affitto con contratto transitorio?

Quando è possibile affittare casa con contratto transitorio e come funziona? Se desideri affittare casa, ma per qualsiasi motivo non vuoi vincolarti per diversi anni, il contratto transitorio potrebbe essere la soluzione. Ti stai chiedendo come faccio a stipulare un contratto di affitto transitorio? Bene, sei nel posto giusto, in quest’articolo rispondiamo a questa domanda ma non solo, ti forniremo tutte le informazioni che ti servono per valutare se è il contratto giusto per te e il modello predisposto dal MIT (Ministero delle Infrastrutture e Trasporti) per redigere il contratto. Buona lettura.

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Che cos’è e come funziona il contratto transitorio?

Il contratto transitorio è un contratto di locazione che serve a soddisfare esigenze abitative di breve periodo, da 1 a 18 mesi, per motivi di lavoro, salute, studio, non può essere utilizzato per finalità turistiche. Questa tipologia contrattuale è prevista dall’art. 5 della Legge 431/98. Si tratta di un contratto in deroga ai contratti ad uso abitativo, 4+4 e 3+2, appositamente previsto per specifiche esigenze di abitazione temporanee che devono essere motivate con apposita clausola contrattuale e nel caso di contratto superiore a 30 giorni comprovate da apposita documentazione, ad esempio un contratto di lavoro.

Chi può fare il contratto di affitto transitorio?

Chiunque ha la proprietà di un immobile a uso abitativo, può stipulare un contratto di locazione transitorio. La legge prevede che debbano sussistere specifiche esigenze del locatore o dell’inquilino che giustificano la transitorietà del contratto.

Quali sono le motivazioni per la stipula di un contratto transitorio?

Le esigenze che portano a stipulare un contratto di locazione transitoria sono in genere di natura lavorativa, familiare e di studio. Facciamo un riepilogo delle principali motivazioni:

Locatore

  • Deve trasferirsi per esigenze lavorative temporanee;
  • Si trova temporaneamente all’estero ed è in attesa di rientro;
  • Ha necessità di trasferirsi temporaneamente per assistere dei familiari;
  • L’immobile è destinato a divenire abitazione del locatore o di un familiare;
  • Il locatore è in attesa di concludere la vendita dell’immobile ed ha già sottoscritto un preliminare;
  • Sono previsti lavori di ristrutturazione che consentono di locare l’immobile solo per un breve periodo.

Conduttore

  • Si trasferisce per un lavoro a tempo determinato, uno stage, un corso di studi;
  • Si trasferisce temporaneamente per assistere dei familiari;
  • Ha necessità di spostarsi dalla propria abitazione per fare dei lavori di ristrutturazione.

La motivazione deve essere espressamente citata in una clausola contrattuale, se la durata del contratto è superiore a 30 giorni è necessario produrre la documentazione, ad es. un contratto di lavoro.

Durata e rinnovo del contratto di affitto transitorio.

Il contratto transitorio può durare al massimo 18 mesi, fino al 2017 era prevista una durata minima di un mese, che è stata soppressa con decreto ministeriale nel 2017, è quindi possibile stipulare contratti inferiori a 30 giorni, senza necessità di registrazione, ma con l’obbligo di comunicazione all’Agenzia delle Entrate.

Il contratto transitorio non si rinnova automaticamente ma è necessario comunicare al proprietario la necessità di prolungare la locazione. È possibile rinnovare il contratto di locazione transitorio una sola volta, a condizione che permangono le esigenze di natura temporanea, ad esempio il contratto di lavoro a tempo determinato è stato prorogato per altri mesi. La proroga del contratto dev’essere comunicata all’Agenzia delle Entrate entro 30 giorni dal rinnovo.

Come fare il contratto transitorio in cedolare secca?

Come per qualsiasi altro contratto di affitto, il locatore, al momento della stipula del contratto può scegliere se aderire alla cedolare secca o alla tassazione ordinaria, nel primo caso l’imposta fissa sul reddito da locazione è del 21% (del 10%, se si opta per il canone concordato), nel caso di tassazione ordinaria l’imposta varia in base al reddito complessivo e allo scaglione Iperf.

Come stipulare un contratto transitorio? fac-simile.

Per la stipula di un contratto di affitto transitorio bisogna utilizzare il modello B predisposto con D. M. del 16 gennaio 2017, che puoi scaricare qui:

Come si decide il canone di locazione del contratto transitorio?

Il canone di locazione del contratto di locazione transitorio è lasciato alla libera trattativa tra le parti. Esistono però delle eccezioni relative alle città di Roma, Bari, Bologna, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Torino, Venezia, le relative aree metropolitane, i comuni limitrofi e i capoluoghi di provincia che hanno definito i canoni di locazioni, in base ad accordi a livello territoriale tra le organizzazioni rappresentative degli inquilini e dei proprietari, ai quali attenersi.

Quali sono i rischi del contratto transitorio?

In caso di mancato rispetto delle regole o dei requisiti di temporaneità il contratto transitorio si trasforma in un contratto di locazione libero della durata di 4 anni + 4. Riepiloghiamo i requisiti principali di un contratto transitorio:

  • Comprovate esigenze di natura transitoria del locatore o dell’inquilino;
  • Durata massima del contratto 18 mesi con possibilità di un rinnovo se permangono le esigenze di natura transitoria;
  • La stipula del contratto deve essere fatta utilizzando il modello B predisposto dal Ministero dei Trasporti;
  • Determinazione libera del canone, se non diversamente previsto, vedi capitolo precedente.
  • Il contratto cessa automaticamente senza bisogno di disdetta, salvo che le esigenze transitorie non dipendano dal locatore, in questo caso il proprietario deve comunicare all’inquilino la necessità di rientrare in possesso dell’immobile, pena la modifica in contratto di locazione 4+4.

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