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Affittare casa arredata: 6 consigli per tutelarsi.

Affittare casa arredata: 6 consigli per tutelarsi.

Affittare casa arredata: 6 consigli per tutelarsi.

Vorresti affittare casa arredata, ma hai paura che gli inquilini possano danneggiare il mobilio di particolare pregio o che ha un valore affettivo? Hai anche pensato di togliere l’arredamento, ma è più facile a dirsi che a farsi. Sei indeciso tra mettere a reddito l’immobile o non affittarlo e continuare a pagare i costi di gestione. Se questo è il tuo problema, sei nel posto giusto! In quest’articolo trovi i suggerimenti per affittare casa arredata senza rischiare brutte sorprese.

Conviene affittare casa arredata?

Arredare casa per affittarla, è sempre necessario se si sceglie di utilizzare contratti di locazione breve, transitori o a studenti, se ci si orienta per contratti a lungo termine 4+4 o concordato, è opportuno valutare le caratteristiche dell’immobile e l’inquilino tipo.

In appartamenti di piccole dimensioni, monolocale o bilocale e anche in un trilocale, l’arredamento è un valore aggiunto che consente di affittare in tempi rapidi con un canone di locazione più alto. Negli immobili di grandi dimensioni quadrilocali e superiori o ville, l’arredamento è un valore aggiunto se si scelgono contratti concordati o per esigenze transitorie.

Come calcolare il canone per affittare casa arredata?

Per calcolare il canone di un immobile arredato, è necessario partire dal canone medio della zona e maggiorarlo di un 15% se l’immobile è parzialmente arredato, del 30% se completamente arredato, facciamo degli esempi:

  • Poniamo di avere un bilocale di 50 mq. parzialmente arredato, angolo cottura, bagno con mobiletto e lavatrice, in zona il canone di locazione è di 10 euro al mq. il calcolo da fare è: 50×10=500+15%= 575 euro.
  • Lo stesso appartamento completamente arredato, 50 x 10=500+30%=650 €.

Quale contratto scegliere per affittare casa arredata?

Per affittare casa arredata, è possibile scegliere qualsiasi tipo di contratto ad uso abitativo;

Facciamo un riepilogo dei contratti:

Libero 4+4:

  • La durata è di 4 anni + 4 con rinnovi di ulteriori 4 anni;
  • Il canone è libero;
  • Si può scegliere la tassazione sostitutiva (al 21%) cosiddetta cedolare secca.

Concordato 3+2:

  • La durata è di 3 anni +2 con rinnovi di 2 anni;
  • Il canone è concordato;
  • Sono previste agevolazioni fiscali;
  • Si può scegliere la Cedolare secca, cosi da beneficiare di un’imposta al 10%.

Transitorio:

  • La durata massima è di 18 mesi;
  • È obbligatorio comprovare le esigenze transitorie che determinano il contratto;
  • Il canone di locazione è concordato nei comuni con più di diecimila abitanti;
  • Canone libero nei piccoli comuni;
  • È obbligatorio per stipulare il contratto, utilizzare il modello all’allegato al Decreto Ministeriale;

Per studenti universitari:

  • La durata va 6 a 36 mesi, con rinnovo pari al periodo originario;
  • È riservato a studenti iscritti a un corso di laurea o specializzazione;
  • Il Canone di affitto è concordato.

Contratto breve:

  • Locazione di immobile a uso abitativo;
  • Durata non superiore a 30 giorni;
  • Stipulato da persone fisiche, al di fuori dell’esercizio di attività d’impresa.

Cosa bisogna fare per affittare un appartamento ammobiliato?

Quando si affitta un appartamento arredato, è opportuno fare un elenco dei mobili presenti, un vero e proprio inventario, con la descrizione dello stato di conservazione e inserire un’apposita clausola all’interno del contratto, del tipo;

Condizione dell’immobile: la “parte conduttrice” dichiara che l’immobile oggetto del presente contratto è in buono stato locativo, arredato come da elenco;

Segue elenco….

S’impegna a riconsegnarlo nel medesimo stato, fatto salvo il normale deterioramento dovuto all’uso, ovvero, a non apportarvi modifiche, senza il preventivo consenso scritto della “parte locatrice” e senza che ciò costituisca diritto alcuno a rimborsi o richieste di concorso spese.

È consigliabile fare anche delle foto controfirmate dalle parti.

Chi paga la rottura della lavatrice o di un altro elettrodomestico?

La manutenzione ordinaria è a carico dell’inquilino come previsto dall’art.  1576 e 1609 del codice civile, nel caso di elettrodomestici ad es. la sostituzione filtri, guarnizioni, ecc., . È a carico del proprietario la manutenzione straordinaria; Ovviamente il guasto non deve dipendere da negligenza o colpa dell’inquilino nell’uso dell’elettrodomestico.

Affittare casa arredata, come registrare il contratto?

La registrazione del contratto di una casa arredata può essere eseguita con le seguenti modalità;

  • Se l‘elenco degli arredi è nel contratto (con tassazione ordinaria), pagamento dell’imposta di registro 2%, con un minimo di 200 euro più una marca da bollo di 16 euro su ogni copia del contratto, ogni 4 facciate scritte e comunque, ogni 100 righe. Se si opta per la cedolare secca, l’imposta e le marche da bollo non sono dovute.
  • Elenco mobili, allegato al contratto di locazione (con tassazione ordinaria), imposta di bollo è pari a 16 euro ogni 4 facciate scritte del contratto e, comunque, ogni 100 righe.
  • Se si stipulano due contratti di locazione separati, l’imposta di registro per l’arredamento è del 3%.

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