Intestare casa a figli minorenni: Guida completa e vantaggi.
Se stai valutando di intestare casa a figli minorenni, è importante sapere cosa prevede la normativa vigente, quali sono i vantaggi e i vincoli. Nei prossimi paragrafi trovi le risposte a queste domande, illustrate in modo semplice senza troppi tecnicismi.
Indice dei contenuti
Perché intestare casa a figli minorenni?
Ci sono diverse ragioni per cui si sceglie di intestare casa a figli minorenni, in genere si fa per motivi fiscali, ereditari, per garantire una stabilità economica o per mettere al riparo la proprietà da eventuali creditori.
Vediamo quali sono i vantaggi;
- Non pagare le imposte come seconda casa;
- Definire in anticipo la divisione ereditaria, garantendo al figlio una stabilità economica e prevenendo futuri litigi;
- Evitare che i creditori possano aggredire l’immobile con un pignoramento, Leggi il nostro articolo;
Come intestare casa a figli minorenni?
Esistono due possibilità per intestare casa a un minore:
- Con donazione diretta;
- Con donazione indiretta.
La donazione diretta consiste nel fare un atto notarile di donazione di un immobile al minore. È possibile donare l’intera proprietà o cedere la nuda proprietà e mantenere l’usufrutto legale; in questo secondo caso alla maggiore età del figlio, l’usufrutto decade e il discendente acquisisce l’intera proprietà. Se per motivi di prudenza si vuole mantenere l’usufrutto bisogna scegliere la donazione con riserva di usufrutto, prevista dall’art. 796 del codice civile.
La donazione indiretta, consiste nel comprare un immobile e intestarlo al figlio minorenne, anche in questo caso è possibile scegliere di mantenere l’usufrutto.
In entrambi i casi per intestare casa a figli minorenni è necessario chiedere l’autorizzazione del Giudice tutelare, il quale valuterà se la donazione è nell’interesse del minore; il magistrato potrebbe anche non concedere l’autorizzazione se l’immobile è gravato da ipoteche o in condizioni di degrado.
Quanto costa intestare casa a figli minorenni?
L’intestazione a un figlio di una casa tramite donazione diretta, fino a 1.000.000 di euro, è esente da imposte sulla donazione, se eccede questo valore, si paga un’imposta del 4% sull’eccedenza, ad esempio una casa del valore di un milione e mezzo il 4% si paga su 500.000 euro.
Ci sono comunque da pagare:
- l’imposta ipotecaria, nella misura del 2% del valore dell’immobile
- l’imposta catastale, nella misura dell’1% del valore dell’immobile
- imposta di bollo 230 euro
Per le donazioni di “prima casa” valgono le stesse agevolazioni concesse per le successioni: in questo caso il beneficiario pagherà le imposte ipotecaria e catastale nella misura fissa di 200 euro ciascuna.
Qualora i genitori decidano di acquistare un immobile e intestarlo al figlio, donazione indiretta, l’importo donato è esente da imposte, come sopra, fino a 1 milione di euro. Si pagano le imposte previste per l’acquisto di un immobile;
Prima casa:
Da privato
- Imposta di registro 2% sul valore catastale rivalutato;
- Imposta catastale e ipotecaria 50 euro ciascuna;
Da impresa di costruzioni
- IVA al 4% sul prezzo di vendita;
- Imposta di registro, catastale e ipotecaria 200 euro ciascuna;
Per l’acquisto prima casa è possibile beneficiare delle agevolazioni under 36.
Seconda casa:
Da privato
- Imposta di registro 9% sul valore catastale rivalutato;
- Imposta catastale e ipotecaria 50 euro ciascuna.
Da impresa di costruzioni
- IVA al 10% sul prezzo di vendita;
- Imposte di registro, catastale e ipotecaria 200 euro ciascuna.
In tutti i casi è necessario aggiungere la parcella del notaio.
Intestare casa a figli minorenni: Svantaggi.
Intestare casa a un minore comporta diversi vincoli;
- Per intestare casa a un minore occorre l’autorizzazione del giudice tutelare;
- Non è possibile vendere una casa intestata a un minore senza l’autorizzazione del giudice;
- I proventi della vendita della casa devono essere utilizzati a favore del minore;
- Non è possibile intestare il mutuo al minore, di conseguenza non è possibile portare in detrazione gli interessi;
- Al compimento dei 18 anni il figlio può decidere di vendere l’immobile o il suo diritto reale;
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