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Eredità immobile: come si dividono le quote in caso di successione legittima

Eredità immobile: come si dividono le quote in caso di successione legittima

Eredità immobile: come si dividono le quote in caso di successione legittima

Quando si eredita un immobile, una delle domande più frequenti è: come vengono divise le quote tra gli eredi? La risposta dipende dal tipo di successione previsto dalla legge. In particolare, è importante distinguere tra successione legittima e successione dei legittimari. La normativa può sembrare complessa, ma in questo articolo vedremo in modo semplice e chiaro come funziona la divisione delle quote di un immobile in eredità.

Successione legittima: come funziona e chi sono gli eredi

La successione legittima si apre quando una persona muore senza lasciare testamento oppure quando il testamento regola solo una parte del patrimonio. In questi casi la legge stabilisce in modo preciso chi ha diritto all’eredità e come vengono ripartite le quote.

Gli eredi legittimi del defunto (de cuius) sono:

  • Il coniuge
  • I figli (legittimi, naturali o adottivi, senza differenze di trattamento)
  • I genitori
  • Fratelli e sorelle del defunto
  • Altri parenti fino al sesto grado (zii, cugini, ecc., con priorità decrescente)
  • Lo Stato, ma solo in assenza di eredi entro il sesto grado

In questo modo, anche senza testamento, la legge assicura che il patrimonio non resti privo di titolari e venga distribuito tra i familiari secondo un ordine prestabilito.

Successione dei legittimari: chi ha sempre diritto a una quota dell’eredità

Secondo l’art. 536 e seguenti del Codice Civile, alcuni familiari del defunto – detti legittimari – godono di una particolare tutela: a loro spetta una parte dell’eredità chiamata quota di legittima.

Questa quota non può essere intaccata neppure da un testamento, salvo i casi eccezionali previsti dall’art. 463 c.c. (indegnità a succedere).

Chi sono i legittimari?

I legittimari, cioè i familiari che hanno sempre diritto a una quota dell’eredità, sono:

  • Il coniuge
  • I figli (legittimi, naturali o adottivi, senza alcuna distinzione)
  • I genitori, ma solo se mancano i figli

Gli altri eredi legittimi – come fratelli, sorelle o parenti più lontani – possono essere esclusi dall’eredità se esiste un testamento che non li prevede.

Esempio pratico: divisione di un immobile tra i legittimari

Per comprendere meglio come funziona la successione e quali quote spettino ai legittimari, immaginiamo una situazione concreta:

Un immobile del valore di 100.000 euro deve essere diviso tra gli eredi.

Esempi pratici di divisione di un immobile da 100.000 €

La tabella seguente mostra come si ripartisce un immobile del valore di 100.000 euro tra gli eredi, in base alle diverse situazioni familiari.

Scenario Eredi Quota spettante
1. Solo coniuge (nessun figlio, genitori o fratelli) Coniuge = 100% 100.000 €
2. Coniuge + 1 figlio Coniuge = 50%
Figlio = 50%
50.000 € + 50.000 €
3. Coniuge + 2 o più figli Coniuge = 1/3
Figli = 2/3 da dividere in parti uguali
33.300 € + 66.600 €
4. Solo figli (nessun coniuge) Figli = 100% da dividere in parti uguali 100.000 €
5. Coniuge + genitori (nessun figlio) Coniuge = 2/3
Genitori = 1/3 da dividere
66.600 € + 33.300 €
6. Coniuge + genitori + fratelli (nessun figlio) Coniuge = 2/3
Genitori e fratelli = 1/3 da dividere tra loro
66.600 € + 33.300 € (ripartiti tra genitori e fratelli)
7. Solo genitori e fratelli (nessun coniuge né figli) Genitori = 1/2
Fratelli = 1/2
50.000 € + 50.000 €
8. Solo ascendenti o collaterali fino al 6° grado Patrimonio diviso in parti uguali tra i parenti più prossimi 100.000 €

Diritto di abitazione del coniuge

Al coniuge superstite spetta sempre, per legge, il diritto di abitazione sulla casa destinata a residenza familiare e il diritto d’uso sui mobili che la arredano. Si tratta di una tutela importante che garantisce la continuità della vita domestica, indipendentemente dalla divisione delle quote ereditarie.

Eredità allo Stato: la successione vacante

Quando non esistono eredi legittimi o legittimari, non è stato redatto un testamento oppure tutti gli eredi hanno rinunciato all’eredità, l’asse ereditario viene acquisito dallo Stato. In questo caso si parla di eredità vacante: lo Stato entra in possesso dei beni e si fa carico anche dei debiti del defunto, ma solo entro il limite del valore dei beni ereditati.

Successione ereditaria: le regole principali da ricordare

  • Successione legittima: si apre quando manca un testamento o non regola l’intera eredità.
  • Legittimari (coniuge, figli, genitori): hanno sempre diritto a una quota minima, detta quota di legittima, che non può essere esclusa nemmeno da un testamento.
  • Coniuge superstite: mantiene sempre il diritto di abitazione sulla casa adibita a residenza familiare e il diritto d’uso sui mobili che la arredano.
  • Divisione delle quote: varia in base alla presenza di coniuge, figli, genitori o altri parenti (vedi esempi pratici e tabella nel capitolo precedente).
  • Eredità vacante: se non ci sono eredi o tutti rinunciano, l’eredità passa allo Stato, che acquisisce i beni e risponde dei debiti solo entro il valore dell’attivo ereditario.

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