Revoca amministratore di condominio: Guida pratica.
Quando è possibile la revoca amministratore di condominio? L’amministratore del tuo condominio è inadempiente o peggio gestisce la contabilità e i lavori di manutenzione con scarsa chiarezza e vorresti capire se è possibile estrometterlo? Bene (si fa per dire), in quest’articolo cerchiamo di fare chiarezza sulla procedura di revoca amministratore di condominio, come e quando è possibile e cosa dice la legge. Buona lettura.
Indice
Prima di entrare nell’argomento, facciamo un passo indietro;
Quali sono gli obblighi dell’amministratore di condominio?
Ai sensi dell’art. 1130 del codice civile, l’amministratore di condominio deve:
- Convocare l’assemblea condominiale almeno una volta l’anno per l’approvazione del rendiconto;
- Ottemperare alle delibere dell’assemblea e far rispettare il regolamento condominiale;
- All’atto della nomina, deve comunicare i propri dati anagrafici e professionali, il codice fiscale, il locale ove si trovano i registri condominiali, i giorni e le ore in cui ogni interessato, previa richiesta all’amministratore, può prendere gratuitamente visione della documentazione,
- Far transitare le somme ricevute dai condomini e i pagamenti sul conto corrente intestato al condominio;
- Riscuotere i pagamenti e pagare i fornitori;
- Gestire la manutenzione e l’efficienza delle parti comuni e degli impianti;
- Eseguire gli adempimenti fiscali;
- Tenere aggiornati i registri condominiali obbligatori;
- Conservare tutta la documentazione inerente il condominio;
- Consentire ai condomini che ne fanno richiesta l’accesso alla documentazione condominiale;
- Redigere il rendiconto condominiale annuale della gestione e convocare l’assemblea per la relativa approvazione entro centottanta giorni.
Se vuoi approfondire puoi leggere il nostro articolo i Compiti e responsabilità dell’amministratore.
Chi controlla l’operato dell’amministratore di condominio?
Il controllo delle attività e dell’operato dell’amministratore, nei condomini con almeno dodici unità immobiliari, è delegato al consiglio di condominio, a questo organo l’art. 1130 bis c.c., attribuisce infatti funzioni consultive e di controllo. I singoli condomini hanno comunque il diritto di vigilare, chiedere di visionare la documentazione condominiale, ivi comprese eventuali situazioni di morosità e le liti. In ultima analisi l’organismo preposto ad approvare o censurare l’operato dell’amministratore è sempre l’assemblea condominiale.
Che cos’è la revoca amministratore di condominio?
La revoca è l’interruzione del rapporto tra amministratore e condominio può essere adottata dall’assemblea condominiale in ogni momento e per qualsiasi motivo o dal giudice, solo per giusta causa.
Revoca amministratore di condominio quanti millesimi servono?
Come previsto dall’art. 1136 c.c., l’amministratore di condominio può essere revocato in qualsiasi momento, anche senza una giusta causa, dalla maggioranza degli intervenuti in assemblea che rappresentino almeno 500 millesimi o secondo le procedure previste dal regolamento.
Revoca amministratore di condominio quali sono le giuste cause?
Come previsto dagli art. 1129 comma 11 e 1131 c.c., costituiscono giusta causa per la revoca dell’amministratore:
- L’omessa convocazione dell’assemblea per l’approvazione del rendiconto condominiale, il ripetuto rifiuto di convocare l’assemblea per la revoca e per la nomina del nuovo amministratore o negli altri casi previsti dalla legge;
- La mancata esecuzione di provvedimenti giudiziari e amministrativi, nonché di deliberazioni dell’assemblea;
- La mancata apertura ed utilizzazione del conto corrente intestato al condominio;
- La gestione con modalità che possono generare confusione tra il patrimonio del condominio e il patrimonio personale dell’amministratore o di altri condomini;
- L’aver acconsentito, per un credito insoddisfatto, alla cancellazione delle formalità eseguite nei registri immobiliari a tutela dei diritti del condominio;
- Qualora sia stata promossa azione giudiziaria per la riscossione delle somme dovute al condominio, l’aver omesso di curare diligentemente l’azione e la conseguente esecuzione coattiva;
- La mancata tenuta e aggiornamento dei registri condominiali;
- Il rifiuto o la mancata comunicazione al condomino che ne faccia richiesta, dello stato dei pagamenti degli oneri condominiali e delle eventuali liti in corso;
- L’omessa, incompleta o inesatta comunicazione dei dati di cui al secondo comma del presente articolo;
- Qualora abbia ricevuto un atto amministrativo, legale o giudiziario che riguarda il condominio, che eccede i suoi compiti e non informa tempestivamente l’assemblea condominiale, può essere revocato ed e’ tenuto al risarcimento dei danni.
Un solo condomino può chiedere la revoca dell’amministratore?
Il singolo condomino qualora sussistano gravi irregolarità, può rivolgersi al giudice per chiedere la revoca dell’amministratore di condominio per giusta causa. Questa situazione può verificarsi ad esempio se, in presenza di gravi irregolarità, l’assemblea è inerte o contraria alla revoca dell’amministratore.
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