Errore particella nell’atto notarile: Come rimediare
Trovare un errore particella nell’atto notarile è un problema più frequente di quanto si pensi. La trascrizione sbagliata di un dato catastale, o di un codice fiscale in un atto notarile, è un errore che si verifica sopratutto quando nel rogito sono coinvolti molti soggetti o più unità immobiliari. Che cosa succede in questo caso?
In quest’articolo vedremo come procedere per rettificare un errore materiale, in un atto notarile, quanto costa la rettifica, chi paga.
Indice dei contenuti
Che cosa succede se c’è un errore particella nell’atto notarile?
Se si riscontra un errore catastale in un atto notarile, un errore materiale, il notaio che ha fatto il rogito può fare la rettifica di propria iniziativa, come previsto dalla Legge n. 89 del 16 febbraio 1913, anche senza informare le parti o su richiesta di una delle parti. In questo caso se l’errore è imputabile al notaio, la rettifica dovrebbe essere gratuita, ci sono anche le imposte che vedremo più avanti. È comunque possibile rivolgersi a qualsiasi notaio, per chiedere la rettifica dei dati contenuti nell’atto.
Che cos’è un errore materiale?
L’errore materiale è una svista un errore evidente dovuto alla semplice trascrizione di un dato, nel nostro caso un errore particella nell’atto notarile o un codice fiscale. un errore quindi che non incide sulla sostanza dell’atto.
Quanto costa la rettifica di un errore in atto?
La rettifica di un atto deve essere registrata, si pagano le seguenti imposte:
- L’imposta di registro 200 euro;
- Imposta catastale 50 euro;
- L’imposta ipotecaria 50 euro;
- Tassa di archivio notarile.
- Imposta di bollo 155 euro (se l’atto è anteriore al 2014).
Alle imposte bisogna aggiungere la parcella e le visure che il notaio deve fare per accertare l’errore.
Errore particella nell’atto notarile: Chi paga?
La rettifica di un atto notarile la paga chi la richiede, generalmente l’acquirente che ha interesse a sistemare l’errore, nulla vieta comunque di accordarsi e dividere la spesa tra le parti. Se l’errore è imputabile al notaio per una svista, come abbiamo già detto, la rettifica dovrebbe essere a carico del professionista ma non è cosi scontato.
Il notaio ha l’obbligo di leggere integralmente l’atto e accertarsi che le parti abbiano compreso il contenuto. Se per una svista il codice fiscale di uno dei contraenti è sbagliato o c’è un errore particella nell’atto notarile, le parti dovrebbero fare attenzione e segnalarlo. La presenza del compratore e del venditore non è una semplice formalità.
Cosa succede se il notaio sbaglia un atto?
Il notaio che sbaglia un atto e da questo errore deriva un danno a una delle parti è tenuto come qualsiasi professionista a risarcire il danneggiato. I notai sono obbligati a stipulare un’assicurazione per responsabilità civile conseguente a un errore. Facciamo un esempio: Il notaio omette d’inserire in atto una particella e l’immobile, ancora intestato al vecchio proprietario, subisce un pignoramento, il professionista dovrà risarcire il danno.
Il notaio risponde anche per eventuali errori dei suoi dipendenti che devono operare sotto la sua direzione. La responsabilità del notaio si prescrive dopo dieci anni.
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