Addebito spese personali a un condomino: È legittimo?
L’assemblea può decidere l’addebito spese personali a un singolo condomino? Partiamo da un caso reale per approfondire un argomento che non di rado suscita conflitti tra singoli condomini e amministratore, stiamo parlando dell’addebito di spese personali a uno o più condomini su decisione dell’assemblea.
Nel nostro caso, un condomino ha utilizzato l’ascensore per fare il trasloco e ha urtato accidentalmente la pulsantiera danneggiandola. L’assemblea condominiale ha deciso di addebitare il costo della riparazione al condomino. È una decisione legittima? Scopriamo cosa dice la legge.
Indice
Cosa sono le spese personali in condominio?
Le spese personali sono gli esborsi riferiti a un singolo condomino che l’amministratore ha dovuto sostenere per conto del condominio. In sostanza sono le spese addebitabili al comportamento inadempiente di un singolo condomino ma sostenute da tutta la compagine condominiale. I casi più frequenti sono le spese postali per solleciti di pagamento delle quote condominiali o le spese per riparare un danno alle parti comuni.
L’assemblea può decidere l’addebito spese personali a un singolo condomino?
In molti casi l’assemblea delibera di addebitare a singoli condomini, le spese sostenute dall’amministratore per comportamenti inadeguati o iniziative che hanno generato un costo a carico della compagine condominiale, quali ad esempio danni alle parti comuni, spese postali per solleciti di pagamento o per una riunione straordinaria non dovuta, è lecita questa decisione? La risposta è No! L’assemblea non può imputare al singolo condomino le spese personali perché non ha competenza in materia, si tratta in sostanza di una violazione dei diritti individuali, pertanto qualsiasi delibera in questo senso è nulla.
Quando è legittimo l’addebito spese personali al condomino?
È possibile addebitare spese personali ad un singolo condomino in forza di una sentenza del giudice che stabilisce l’addebito delle spese a carico di quest’ultimo. È inoltre espressamente previsto dal codice civile la facoltà dell’amministratore di addebitare al condomino inadempiente le spese per l’aggiornamento del registro anagrafe condominiale, come stabilito dall’art. 1130 c.c.:
Ogni variazione dei dati (dei proprietari delle unità) deve essere comunicata all’amministratore in forma scritta entro sessanta giorni. L’amministratore, in caso di inerzia, mancanza o incompletezza delle comunicazioni, richiede con lettera raccomandata le informazioni necessarie alla tenuta del registro di anagrafe. Decorsi trenta giorni, in caso di omessa o incompleta risposta, l’amministratore
acquisisce le informazioni necessarie, addebitandone il costo ai responsabili.
Come gestire l’addebito spese personali in condominio?
La gestione delle spese personali è un aspetto delicato, considerato, come detto, che l’assemblea condominiale non può deliberare l’addebito di spese a uno o più condomini; È compito dell’amministratore informare il condomino e chiedere il pagamento delle quote di sua spettanza. Se il condomino accetta l’addebito, la questione è risolta, se il condomino contesta le spese, l’amministratore deve ripartire i costi tra tutti i condomini in base ai millesimi. L’assemblea condominiale potrà autorizzare l’amministratore ad adire le vie legali per recuperare quanto dovuto.
Articoli correlati:
Spese condominiali straordinarie: Quando si può legittimamente non pagare?
No Comments