Nominare un condomino amministratore: Obblighi e requisiti.
È possibile nominare un condomino amministratore, quali sono i requisiti e le responsabilità? Il compito dell’amministratore di condominio è gestire le parti comuni dell’edificio. Detto così sembra facile, in realtà è un ruolo delicato e complesso, deve occuparsi della gestione contabile, della manutenzione ordinaria e straordinaria di parti comuni e impianti, deve riscuotere le quote condominiali, applicare le delibere, solo per citarne alcune. È perciò necessario avere delle competenze per gestire le diverse attività, e adempiere agli obblighi della normativa vigente. In quest’articolo vedremo quando è possibile nominare un condomino amministratore di condominio, quali sono i requisiti e gli obblighi.
Indice
Quali sono gli obblighi dell’amministratore di condominio?
La riforma del condominio Legge 220/2012, ha circostanziato i compiti dell’amministratore di condominio e aggiunto diversi obblighi, in particolare ha il dovere di stipulare una polizza assicurativa per responsabilità civile, attivare il conto corrente condominiale dove far confluire incassi e pagamenti, comunicare la reperibilità e affiggere, in zona accessibile anche a terzi, le generalità indirizzo e contatti, di procedere, salvo che non sia dispensato dall’assemblea, al recupero forzoso delle somme dovute dai condomini morosi. Riepiloghiamo gli altri compiti dell’amministratore di condominio:
- Convocare annualmente l’assemblea condominiale per l’approvazione del rendiconto;
- Applicare le delibere assembleari;
- Far rispettare il regolamento condominiale nell’uso delle parti comuni e dei servizi;
- Riscuotere le quote relative alle spese condominiali;
- Pagare i fornitori;
- Curare la manutenzione delle parti comuni dell’edificio;
- Eseguire gli adempimenti fiscali;
- Tenere aggiornati i 4 registri condominiali obbligatori (anagrafe, verbali assemblee, nomina e revoca amministratore e contabilità);
- Conservare tutta la documentazione inerente alla propria gestione e consegnarla al nuovo amministratore alla fine del mandato;
- Redigere il rendiconto condominiale annuale della gestione.
Se desideri approfondire, ti invitiamo a leggere: Responsabilità dell’amministratore di condominio.
Quali sono i requisiti per fare l’amministratore di condominio?
Può svolgere l’incarico di amministratore di condominio chi ha conseguito il diploma di scuola secondaria di secondo grado; Ha frequentato un corso di formazione iniziale per amministratore condominiale, gode dei diritti civili, ovvero, non ha in corso procedure e non ha riportato negli ultimi cinque anni, provvedimenti di interdizione, inabilitazione o fallimento. Gli altri requisiti sono:
- Non aver subito condanne per delitti contro la pubblica amministrazione, il patrimonio o la pubblica fede o ogni altro delitto non colposo con pena da due a cinque anni;
- Non aver subito misure di prevenzione (sorveglianza speciale, divieto e l’obbligo di soggiorno, ecc.);
- Non risultare iscritto nell’elenco dei protesti cambiari.
Si può nominare un condomino amministratore di condominio?
La legge non pone divieti a che un condomino possa occuparsi dell’amministrazione dell’edificio in cui possiede uno o più immobili e anzi lo agevola. È possibile nominare un condomino amministratore di condominio, in questo caso non è richiesto il diploma di scuola superiore, né tantomeno la frequenza di corsi di formazione per amministratori condominiali.
La nomina di un condomino amministratore del condominio è una pratica in uso, soprattutto, nei piccoli condomini, motivata dalla conoscenza personale e dalla fiducia, occorre in ogni caso ricordare che a norma dell’art. 9 della Legge 220/2012, all’atto della nomina e del rinnovo l’amministratore deve comunicare l’importo dovuto a titolo di compenso per l’attività svolta, in caso contrario la nomina è nulla.
Eleggere un condomino amministratore ha diversi aspetti positivi, è facilmente reperibile, il rapporto è molto informale, ed anche il compenso è in genere più basso, ma occorre prestare particolare attenzione al conflitto d’interessi che possono generarsi, in particolare è necessario rispettare le procedure in tema di trasparenza. La legge impone all’amministratore di fornire, al condomino che ne fa richiesta, l’attestazione relativa allo stato dei pagamenti degli oneri condominiali e delle eventuali liti in corso.
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